Poggio Mirteto Prende a calci e pugni la mamma che va in ospedale

E’ un ragazzo 22enne originario dell’Ucraina ma residemte a Poggio Mirteto, di indole violenta

1° arresto. Tratto in arresto da parte dei Carabinieri del Norm della Compagnia di Poggio Mirteto un giovane originario dell’Ucraina ma residente in loco, si tratta di R. Y. di 22 anni. Il ragazzo, con un indole assai violenta, non era la prima volta che per i più svariati e futili motivi aggrediva e picchiava la propria madre. l’ultimo episodio l’altra sera quando la donna ha richiesto aiuto attraverso il 112.

I Carabinieri giunti sul posto, hanno trovato la donna sofferente e riversa in terra e con il ragazzo che tentava ancora di colpirla, tanto che è stato necessario il ricovero presso l’ospedale di Rieti ove gli veniva riscontrata la frattura di una costola e molteplici pregressi ecchimosi sottocutanei.

Il ragazzo veniva pertanto arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Rieti.      

2° arresto. In preda ai fumi dell’alcool, danneggia casa e si scaglia contro i Carabinieri intervenuti. Poi gli offre dei soldi per non essere arrestato

Sempre i Carabinieri del Norm della Compagnia di Poggio Mirteto, hanno tratto in arresto S. A. di  23 anni, residente in Sabina.

I militari sono stati allertati da una chiamata giunta sul 112 da parte di una signora la quale richiedeva l’intervento in quanto il proprio figlio stava distruggendo casa minacciando di picchiarla.

I militari giunti sul posto hanno trovato il giovane in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool, tanto che lo stesso al fine di sottrarsi al controllo si scagliava contro i militari i quali, dopo una breve colluttazione, riuscivano a immobilizzarlo e a condurlo in caserma dove veniva dichiarato in arresto  per resistenza, e lesioni a p.u..

Durante la stesura degli atti, l’arrestato non contento, ha deciso di aggravare la sua situazione tentanto di corrompere i militari offrendo loro la somma di 50 euro in cambio della propria libertà.

Ora S A. dovra’ rispondere anche di tentata corruzione. Lo stesso al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’autorità  giudiziaria.    

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