Suona il campanello di Bruno Vespa.
Questa volta, però, non si tratta del salotto pubblico di Rai 1, ma delle porte della sua villa a Ponza, a Cala Feola.
La Procura di Latina ha infatti avviato un’indagine per due motivi, il primo dei quali riguarda la piscina che si trova all’interno dell’abitazione del giornalista.
Sembra infatti che il progetto che Vespa aveva presentato tempo fa alla Regione, fosse stato respinto, mentre Comune e Sovrintendenza avrebbero autorizzato la costruzione dell’impianto ma solo come vasca di contenimento dell’acqua come misura antincendio.
La seconda questione riguarda due locali-grotta per i quali sarebbe stato chiesto da Vespa un cambio di destinazione d’uso.
Al momento il fascicolo che si trova nelle mani del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia non prevede ipotesi di reato, ma proseguiranno le indagini che riguardano l’aspetto urbanistico e edilizio dovute alle ristrutturazioni cui la villa è stata sottoposta dal ’99 ad oggi.
Il procuratore aggiunto D'Elia sta mantenendo il riserbo sugli sviluppi degli inquirenti.
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