Portavoce Roma Pride: Ho urlato Pro Vita bastardi! Siamo un milione, mai vista tanta gente

“Oggi ci riprendiamo le piazze che di solito viviamo avendo paura, essendo insultati, sentendoci osservati e con la paura”

Corteo del Roma Pride, in zona Termini

Corteo del Roma Pride, in zona Termini

“Sono senza voce perché ho urlato davanti la sede di quei bastardi dei provita. Siamo un milione di persone e anche senza questo c…o di patrocinio della Regione Lazio siamo tutti qua”. Lo ha detto dal camion di testa del corteo del Roma Pride il portavoce della manifestazione, Mario Colamarino.
“In questi giorni ci hanno insultato, hanno tentato di hackerare il sito del Roma Pride ma non sono riusciti a fermarci- ha aggiunto- Tutto questo ci ha rafforzato, unito e ha mostrato il vero volto della destra anche qui nel Lazio: omofoba, xenofoba e stronza”.

Contestate bandiere 5 Stelle e cori contro Rocca

Qualche momento di tensione c’è stato all’inizio del Roma Pride quando alcuni attivisti hanno contestato la presenza delle bandiere del M5S, che si sono alzate all’arrivo del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. I manifestanti hanno chiesto di abbassarle. “Al Pride non si portano le bandiere di partito“, l’urlo dei manifestanti. Nel corteo si è visto anche qualche cartello contro il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, contestato per avere tolto il patrocinio inizialmente concesso.

Il Sindaco Gualtieri

“Rocca ci fai pene” e “-Rocca +Rocco” quello issato da un manifestante. Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, aveva chiesto delle scuse al movimento del Pride perché nel “manifesto” dell’evento è presente il sostegno alla gestazione per altri ritenuta fuori legge: “Le scuse sapete dove potete infilarle…- ha proseguito Colamarino- La destra in questa Regione è in mano ai pro vita.
Loro ordinano e la politica esegue. È Rocca semmai che ci deve chiedere scusa”.

“Ci riprendiamo le piazze, oggi la città è nostra”

Siamo un milione, non si è mai vista tanta gente. Siamo tutti qua”. Lo ha detto il portavoce del Roma Pride, Mario Colamarino, parlando dal camion che apre il corteo. “Oggi ci riprendiamo le piazze che di solito viviamo avendo paura, essendo insultati, sentendoci osservati e con la paura- hanno detto dal camion che apriva la manifestazione- Oggi questa città è nostra”. 
(Mtr/Dire)