Profittatori dei contributi terremoto, Pirozzi: “Giusto che paghino”

Sergio Pirozzi: “Si sono approfittati dei nostri soldi, nostri perché lo Stato siamo noi. Ma prima o poi queste persone pagheranno”

Sergio Pirozzi, Consigliere Regionale e presidente della Commissione tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile e ricostruzione della Regione Lazio, è stato intervistato durante la trasmissione “Un Giorno Speciale”, su Radio Radio.

120 persone che nelle Marche riscuotevano dei rimborsi non dovuti per il terremoto. Avevano dichiarato l'inagibilità della propria abitazione, ma in realtà vivevano altrove. Questa la notizia scandalosa al centro del dibattito di oggi. Il punto di vista di Sergio Pirozzi:

“Questa è la conferma di ciò che penso da tanto tempo, ossia che gli esseri umani si dividono in due grandi categorie: le brave persone e le cattive persone. In questo caso c’è poco da stupirsi. Non è una bella notizia, ma io voglio pensare al mondo del volontariato, a tutte quelle persone che si sono prodigate e che si prodigano ancora per il prossimo. Penso al volontario che ha perso la vita dopo essere stato ad Amatrice per tornare dalla propria famiglia a Torino. Quando ci sono delle opportunità, ci sono le persone che ci si tuffano dentro".

"È chiaro che nella mia esperienza, tante persone avevano fatto delle domande, tante avevano sbagliato in buona fede, altre hanno corretto e molti hanno invece continuato a cercare di rubare. La norma alla fine era abbastanza chiara, non era un fatto di residenza. La residenza anzi non c’entra niente. Si chiede il domicilio continuativo, non la residenza e c’era il principio dell’autocertificazione. Tanti si facevano fare testimonianze false nella certezza dell’impunità, del 'tanto non mi beccheranno mai'. E poi queste cose escono fuori. Ma io tendo sempre a mettere in risalto il bello. Non ci dobbiamo stupire. Si sono approfittati dei nostri soldi, nostri perché lo Stato siamo noi. Ma prima o poi queste persone pagheranno, soprattutto quando ci sono amministrazioni che collaborano, collaborazioni fatte anche le forze dell’ordine”.

“Ad Amatrice, già da sette o otto mesi fa, alcune persone stanno facendo un percorso in procura” – continua Pirozzi- Quindi io ritengo che sia giusto che la pubblica amministrazione segnali quello che apparentemente possa essere illecito. Anche se come ho detto prima, c’è il principio dell’autocertificazione. Ad Amatrice per esempio non avevano capito le norme. Noi con Radio Amatrice ogni sera mandavamo comunicati in cui spiegavamo bene alla popolazione quale fossero le condizioni per accedere a questi contributi. Tante persone hanno così restituito in maniera del tutto spontanea quello che era stato dato dagli uffici”.

“Inoltre -spiga il consigliere- molti giornali parlano sempre di residenze. E allora si era creato all’inizio un principio di non chiarezza. Io ti dico la verità: il fatto di avere una radio che trasmettesse su Amatrice ha fatto in modo che le persone fossero informate anche sui rischi degli errori. Ecco che i cittadini hanno restituito spontaneamente ciò che era stato erogato dal Comune. Ma è stato davvero un momento di grande confusione. Però è bene che chi ha sbagliato paghi. E io mi auguro che paghi bene”.

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