Provincia di Viterbo, nasce la giunta tecnica

Ma il presidente Meroi avverte:”Non so quanto durerà”. Anche il centrosinistra è diviso

Dalla serata di ieri, nella provincia di Viterbo è operativa una giunta tecnica. Il presidente Marcello Meroi ha preso la decisione al termine di una giornata convulsa nella quale, come riferisce “Tuscia Web”, “è stato protocollato un documento in cui i partiti di maggioranza (di centrodestra, n.d.r.) hanno chiesto a Meroi una giunta politica a sei”.

Il problema è che tale mozione ha raccolto soltanto 10 firme. Sono infatti mancate quelle di Vincenzo Bruni, Laura Allegrini, Alfio Meraviglia e Francesco Galli. A quel punto, la giunta tecnica è divenuta l’unica soluzione possibile.

“Il presidente della provincia – prosegue Tuscia Web – ha informato il capogruppo Ncd Bruno Capitoni, quindi ha incontrato i quattro professionisti chiamati a ricoprire il ruolo di assessori”.

Meroi ha commentato: “Ho creduto di fare la cosa giusta, alla luce dei documenti politici che mi sono stati presentati, con firme che non garantivano un’ampia condivisione. Non mi sento di fare una previsione sulla durata della giunta: un giorno, due settimane, un mese dipenderà dal consiglio, dalla maggioranza. Io mi sono attenuto a quelle che sono le mie prerogative, credo d’avere fatto una cosa normale”.

Se nella maggioranza di centrodestra la tensione è piuttosto elevata, anche nell’opposizione la situazione non è tranquilla. Infatti la mozione di sfiducia nei confronti di Meroi (che ha fatto cadere ogni possibilità di larghe intese) non riesce a raggiungere il numero sufficiente per essere presentata: occorrono 10 firme (l’equivalente dei due quinti dei consiglieri) e finora i firmatati sono 9.

Nel frattempo Tolmino Piazzai, primo dei non eletti del Pd, prende il posto del consigliere Bengasi Battista (sindaco di Corchiano), che oltre a non aver firmato la mozione di sfiducia ha rassegnato le dimissioni in polemica con l’attuale situazione a Palazzo Gentili.

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