Quello che le donne pensano:Intervista sondaggio a ragazze tra i 18 e 21

Una donna, una persona libera con diritti e doveri, un uomo , una persona libera con diritti e doveri

“La violenza [sulle donne] è determinata dall'impotenza [degli uomini].” Dario Fo, discorso, Bologna, 2013. Una donna, una persona libera con diritti e doveri, un uomo , una persona libera con diritti e doveri. Siamo una specie divisa in due generi, siamo simili, non uguali e non diversi, abbiamo pari opportunità, pari diritti e stessi doveri.

Vi è mai successo di essere state toccate in pubblico?

Si, è successo alcune volte, senza rendercene conto. La mano di qualche uomo è finita dove non doveva finire, con un atto cosi banale all'inizio pensi: “guarda questo cretino”  ti chiedi ma perché lo ha dovuto fare? E finisce lì non ti tocca nel profondo nonci pensi più, però sai che magari se fosse stato più insistente, sarebbe potuto essere diverso che magari non avrebbe smesso soltanto toccando un gluteo.

E degli sguardi cosa ne pensate, possiamo considerarla violenza fisica?

Per alcune si, per alcune no.

Ma poniamo che vi troviate per strada e che abbiate una scollatura e qualcuno vi guardi.

Anche qui dipende, per esempio alcune si, avvertirebbero l’impellenza di doversi coprire, sembra come se un ragazzo appena una ragazza indossa una scollatura dovesse guardare, o quando per esempio ti guardano in modo abbastanza ripetitivo e insistente, perché devi farlo, ti dà fastidio ti mettono ansia. 

Cos'è violenza per voi?

La violenza è l'angoscia di sentirsi indifese, di non sentirsi libere in tutte le accezioni di questa parola, libere di poter camminare, libere di poter pensare di essere libere. La violenza è ritenere che una donna sia dai facili costumi perché semplicemente vive ed è viva, gioisce della sua vita con le sue amiche e amici. La violenza è non poter tornare a casa la sera, senza avere la paura di non riuscire a trovare parcheggio vicino al portone e che qualcuno magari ci abbia seguite, il terrore che possano farci del male. Questi sono problemi che hanno anche i ragazzi, cioè rischiare di trovare qualche malintenzionato ma non è un pensiero insito in loro, che a volte possa anche tormentare.

Vivete con il pensiero che possa succedere anche a voi?

No sinceramente viviamo tranquille, le cose succedono e ciò che si sente è vero, però almeno noi non viviamo nella paura, non regna l’anarchia per fortuna.

Cos'altro avete da aggiungere su questo argomento?

Ci sono molte cose che si possono dire, il sentimento comune è rabbia quando succedono certe cose; perché rimani segnata per tutta la vita, ci sono persone che non riescono a continuare la propria vita e ciò non è ammissibile. Qualcosa che ti segna, che ti rimane e che si ripresenta. Secondo noi dovrebbe esserci un'istruzione su come bisogna comportarsi, perché per alcuni è innato e non sono mai tentati neanche lontanamente da un pensiero del genere però altri hanno bisogno di aiuto. Bisogna anche iniziare a pensare che non sono solo le donne a “violentare” perché si dà un valore troppo specifico a questo termine, per esempio le ragazze che si appoggiano a un uomo su un mezzo pubblico e l’uomo si trova spiazzato perché non sa che fare, violenza è limitare la libertà della persona che abbiamo davanti, importunarla: sessualmente opsicologicamente.

Ringrazio tutte quelle ragazze che si sono rese disponibili e hanno deciso di raccontarsi mantenendo l’anonimato.

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