Quinta vittoria consecutiva per la S.S.Lazio

I biancocelesti battono l’Udinese per 1-2, in rete Acerbi e Correa

Vince con l’Udinese, la Lazio: quarta vittoria di fila, quinta considerando anche l'Europa. Testa solo all’Udinese, assicurava Inzaghi alla vigilia. Il derby è dietro l’angolo, ma non c’è tempo per pensarci. Vero o no che sia, il mister a Udine mette a riposo Leiva, Milinkovic e Immobile e schiera un robusto turnover. Il tecnico rivoluziona la squadra e cambia 5 giocatori su 11, con Correa e Patric in campo dall’inizio per la prima volta in stagione. 

TABELLINO:

Udinese-Lazio 1-2

Marcatori: 61' Acerbi (L), 66' Correa (L), 81' Nuytinck (U)

UDINESE (4-3-3): Scuffet; Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Fofana, Madragora, Barak (73' Teodorczyk); Machis (67' Pussetto), Lasagna (86' Vizeu), De Paul.
A disp.: Nicolas, Musso, Opoku, Pezzella, Ter Avest, Wague, Behrami, D'Alessandro, Pontisso.
All.: Velazquez.

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, Acerbi, Luiz Felipe (75' Bastos); Patric, Parolo, Badelj, Luis Alberto, Lulic (55' Durmisi); Correa; Caicedo (55' Immobile).
A disp.: Proto, Basta, Caceres, Marusic, Murgia, Cataldi, Leiva, Berisha, Milinkovic.
All.: Inzaghi.

NOTE. Ammoniti: 42' Lulic (L), 81' Immobile (L), 85' Badelj (L), 86' Pussetto (U), 86' Bastos (L), 89' Durmisi (L), 91' Ekong (U), 95' Strakosha (L)
Recupero: 6' st.

Arbitro: Fabio Maresca (sez. di Napoli).
Assistenti: Carbone – Lo Cicero
IV Uomo: Ros
V.A.R.: Chiffi
A.V.A.R.: Preti

I padroni di casa, nel primo tempo, hanno dato la sensazione di giocare a tratti anche meglio della Lazio. L'Udinese faceva girar palla, sfruttando le incursioni sulla sinistra di De Paul. Proprio l’ala bianconera crea la prima occasione per l’Udinese, con una  punizione velenosissima sulla quale Strakosha è chiamato a intervenire deviando in corner. Un primo tempo imballato: il centrocampo friulano chiude ogni varco, la Lazio non alza i ritmi. Solo intorno alla mezz’ora, i biancocelesti riescono a prendere le misure e farsi spazio. Due occasioni nitide capitano sulle teste Luis Alberto, prima, di Parolo, poi: il numero 16 si inserisce, la cornata non inquadra la porta. Poche emozioni, nei 45 minuti iniziali: per la prima volta la Lazio non realizza nemmeno un tiro in porta.

Dopo il brivido a inizio ripresa, con Strakosha miracoloso sulla conclusione di Fofana, Inzaghi cerca la svolta e rimette mano alla formazione: via libera a Durmisi e Immobile, al posto di Lulic e Caicedo. Una scelta azzeccata: Durmisi ripaga subito con le sue accelerate, il centravanti crea pressione sui centrali bianconeri. Ora i laziali sono decisamente più carichi, e attaccano con più carattere. E infatti arriva anche il gol: Acerbi si avventa su una respinta corta di Scuffet e butta dentro la palla. Poi è il Tucu, tirato a lucido, a sbalordire:  prima si beffa di Stryger Larsen e si libera dalla marcatura, poi con un diagonale buca la rete.

La Lazio però non sembra poter vincere senza provare il brivido della rimonta subita e, sul 2-0, si spegne. L’Udinese riapre la sfida. Rovesciata di Nuytinck e gli ultimi dieci minuti di sfida sono da infarto per i tifosi biancocelesti, in completa contrapposizione con un primo tempo dallo sbadiglio facile. I friulani vanno anche vicino al pareggio con un destro di Lasagna che per poco non inquadra la porta.
Maresca fischia. 1-2 per la Lazio.

La Lazio stringe i denti e vince. Una prova di carattere e determinazione. Servono anche queste prove di carattere per affermarsi come grande squadra del campionato. 
Ora c'è il derby.

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