Ragazza calpestata alla manifestazione, poliziotto va in Questura

Un agente si è assunto le responsabilità del gesto. La giovane:”Il video ha dato idea troppo romantica del corteo”

Un agente di polizia si è presentato spontaneamente negli uffici della Questura di Roma spiegando di essere lui l'uomo ritratto nelle immagini mentre calpesta una manifestante in terra durante gli scontri al corteo di Roma di sabato scorso. L'episodio era salito alla ribalta delle cronache nazionali, dopo che la trasmissione "Servizio Pubblico" aveva mostrato un video che documentava il poliziotto che con un casco e un manganello in mano metteva i suoi piedi sull'addome di Debora, studentessa di 22 anni, mentre un ragazzo di nome Andrea si era sdraiato sopra di lei nel tentativo di fare da scudo.

Nella mattinata di ieri il gesto era stato condannato dal capo della Polizia, Alessandro Pansa:"Abbiamo un cretino che dobbiamo identificare e va sanzionato perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra. Tutti gli altri poliziotti che hanno lavorato vanno invece applauditi per come hanno operato e agito, con grandissima correttezza e mantenendo l'ordine pubblico. Non hanno ecceduto assolutamente nell'esercitare la forza nei limiti della correttezza, come previsto dall'ordinamento".

Nel frattempo la procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sul caso. Il pm Eugenio Albamonte, titolare dell'inchiesta, attende al riguardo un'informativa dalla Digos. Il magistrato acquisirà video e foto dell'episodio. Sull'edizione de "La Repubblica" odierna Debora, che pare intenzionata a non sporgere denuncia, ha raccontato nel dettaglio la vicenda. La ragazza ha definito "maledetta" l'immagine che ha fatto il giro di televisione e giornali: "Ha dato un' idea quasi romantica della manifestazione – ha affermato –  che ha distolto l'attenzione dalle tematiche e dalle rivendicazioni per le quali siamo scesi in piazza".

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