Roma, Raggi presiede Giunta al Municipio VIII, poi è contestata dai cittadini

Molti contestatori hanno abbandonato polemicamente l’aula, dopo l’annuncio del sindaco sulle possibili elezioni “La prossima primavera”, al coro “elezioni subito”

“Oggi abbiamo voluto fare una giunta qui, lavorando sia alle tematiche comunali che iniziando ad affrontare alcune tematiche municipali urgenti. Abbiamo iniziato a conoscere gli uffici e i nostri futuri collaboratori. Semplicemente continueremo a svolgere un doppio ruolo, quello di Giunta capitolina e di Giunta e Consiglio municipale. Il territorio tornerà ad essere ascoltato e lavoreremo per risolvere situazioni critiche che stiamo iniziando a scoprire.

Quali? Da piazza dei Navigatori a Tor Marancia fino ai Mercati Generali”. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo aver presieduto la Giunta capitolina nella sede dell’VIII Municipio, governato fino al 5 aprile del pentastellato Paolo Pace dimessosi in seguito a liti interne al Movimento Cinque stelle.

“Ci sono poi delle criticità nelle scuole e sulle politiche sociali, un tema che i municipi affrontano di prima persona – ha aggiunto Raggi – Ci sono tante piccole criticità, che poi piccole non sono, che devono essere affrontate in maniera singolare e specifica. Oggi alle 14.30 incontreremo i cittadini per dare un segnale e che noi ci siamo e continuiamo ad ascoltare il territorio”.

E proprio durante l’incontro con i cittadini, nel corso della presentazione della Giunta dell’VIII Municipio si è inscenata una contestazione verso Virginia Raggi. Nell’aula consiliare di via Benedetto Croce erano presenti una cinquantina di persone, tra cui alcuni aderenti al “Coalizione civica di sinistra per l’VIII municipio”, militanti del Pd, ad ex consiglieri del M5s ed alcuni semplici cittadini.

Alcuni di questi hanno contestato a Raggi di “non volere il voto per paura dopo i disastri che hanno combinato qui gli esponenti del M5s”. Una signora ha detto al sindaco: “Non potete fare un colpo di stato qui nel Municipio. Io vi ho votato, non lo rifarei”. Molti contestatori hanno abbandonato polemicamente l’aula, dopo l’annuncio del sindaco sulle possibili elezioni “La prossima primavera”, al coro “elezioni subito”. (Foto di repertorio)

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