Renato Mazzoncini: 94 miliardi per Ferrovie in 10 anni

Un piano che punta a stravolgere il ruolo delle Ferrovie italiane nel comparto dei trasporti pubblici, sia in Italia che all’estero

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Stazione Tiburtina

Renato Mazzoncini, AD di FS, ha presentato a Roma, presso la Stazione Tiburtina, il nuovo piano decennale d'investimenti da 94 miliardi di euro. Un piano che punta a stravolgere il ruolo delle Ferrovie italiane nel comparto dei trasporti pubblici, sia in Italia che all'estero, rinnovando radicalmente la logica del trasporto stesso.

Non più quindi una differenza legata al mezzo di trasporto, ma al target da mettere, in questo caso, in primo piano. Infatti è il servizio di trasporto integrato ad essere posto come obiettivo primario per dare al cittadino che viaggia il massimo delle possibilità di usufruire del servizio. Creare un'alternativa al mezzo privato, sia appartenente ad una compagnia, come un pullman, sia personale come la propria autovettura, non è un risultato di poco conto. 

Insieme a Mazzoncini, erano presenti all'evento sia il Premier Renzi sia il Ministro Delrio, consci dell'importanza che ha il Piano nell'attuale momento storico ed economico per l'Italia. La conferenza stampa, alla quale sono stati invitati i giornalisti delle testate nazionali, ha evidenziato i punti salienti del Piano, puntando l'obiettivo su quelli che fanno da puntello al Piano stesso.

Mazzoncini è diventato amministratore delegato circa un anno fa, è ha già elaborato un piano in cui il trasporto integrato ferro-gomma, il miglioramento infrastrutturale, al quale sono destinate le percentuali più sostanziose degli investimenti e la razionalizzazione dei servizi sono tra i punti più importanti. Un risultato che si potrà ottenere unendo le reti regionali con quella nazionale, realizzando la partnership con ANAS per unificare il servizio, avviando la tratta ad alta velocità tra Napoli e Bari e migliorando il profilo internazionale dell'Azienda, con conseguente apporto occupazionale, dovuto soprattutto al rinnovamento delle infrastrutture.

I 94 miliardi infatti prevedono un investimento di ben 73 miliardi da destinare al rinnovamento, rifacimento o realizzazione delle infrastrutture, e prescindono dal materiale legato al comparto rotabile vero e proprio, per il quale l'investimento prevede la messa sul tavolo di 14 miliardi. Non sono da sottovalutare neanche i 7 miliardi destinati al rinnovamento tecnologico, che punta a mettere l'Azienda sullo stesso piano delle consorelle europee.

Il finanziamento, per quanto il Piano illustrato dall’AD Mazzoncini preveda uno sviluppo lungo dieci anni, può già contare su un fondo disponibile di 58 miliardi provenienti dai fondi propri dell'Azienda e da quelli messi a disposizione dalle finanze dei contratti di programma. Un piano di investimenti diversificato che punta anche ad acquisire aziende che forniscono servizi territoriali, sia su binari, come le ferrovie regionali, sia su gomma come le aziende di trasporto urbano ed extra-urbano.

Un obiettivo, quest'ultimo, che darebbe un respiro notevole soprattutto alle grandi città, come Roma ad esempio, in cui il trasporto pubblico ha un ruolo fondamentale. Poter contare infatti su un unico gestore della rete pubblica significa certamente ridurre le spese, migliorare il servizio, migliorare l'organizzazione delle tratte e delle coincidenze e fornire un servizio all'utenza che sia davvero ottimale, consentendo sicuramente di poter integrare i percorsi, sopra e sotto terra, su gomma e su binario, in un unico biglietto, o con degli abbonamenti dedicati, soprattutto ai pendolari.

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