Si fa un gran dire dello ‘ius soli’ in questi tempi.
Contrapposto allo ‘ius sanguinis’, lo ‘ius soli’ indica, sia nel linguaggio giuridico che in quello politico, il principio secondo cui è cittadino chiunque nasca nel territorio di un determinato Stato, a prescindere dalla cittadinanza dei genitori.
E Rieti, contrariamente alle istanze di chi sostiene che ci sia bisogno di aspettare prima di legiferare in merito allo ius soli, muove i primi passi.
Domani, venerdì 24 maggio, infatti, il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, consegnerà la cittadinanza onoraria in base al principio dello ‘ius soli’ a 250 bambini nati in Italia da genitori stranieri.
L’iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione ‘Rieti città amica dei bambini’, promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali della città, che ha già promosso altri eventi importanti per la famiglia e per le nuove generazioni.
Durante la cerimonia di domani, che si svolgerà a partire dalle ore 9 al Camposcuola Guidobaldi, il capoluogo reatino sarà insignito anche di un’onorificenza da parte dell’Unicef, come città amica dei bambini.
“Questa iniziativa non è solo un evento – ha dichiarato il sindaco Petrangeli – ma l'espressione di un impegno più grande che vuole promuovere una nuova politica di cittadinanza attiva in favore dell'infanzia e dell’adolescenza. È un’iniziativa di portata internazionale che ha lo scopo di mettere in pratica i principi della Convenzione Onu sui diritti dei piccoli e dei giovani”.
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