Rifiuti, dati di Arpa falsificati

Fabio Ermolli di Arpa Roma coinvolto nello scandalo rifiuti: sospeso dall’incarico

Fabio Ermolli, responsabile della sezione provinciale romana dell'Arpa (Associazione Regionale Protezione Ambientale del Lazio) figura tra i tanti nomi coinvolti nella maxi-inchiesta sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio.
Ermolli, infatti, è stato accusato d'abuso di ufficio e faldo: secondo quanto si apprende Ermolli avrebbe falsificato i dati trasmessi ai pm che stavano conducendo le indagini sulla discarica di Malagrotta, nell'ambito della verifica dello stato delle falde acquifere.
In seguito all'acquisizione di questi elementi, Fabio Ermolli è stato sospeso dal suo incarico.

"L’inchiesta sulla malagestione dei rifiuti assume sempre più le vesti di uno scandalo". Con queste parole il consigliere regionale e componente della commissione Ambiente e Rifiuti Fabrizio Santori commenta la vicenda in cui è coinvolto Ermolli.
E continua: "L’Arpa ha perduto buona parte della propria credibilità e chiederò che il commissario Carrubba venga a riferire in commissione Ambiente su ciò che ha caratterizzato in questi anni la gestione dei rilevamenti ambientali e acustici e su cosa si intenda fare per restituire trasparenza nel fornire dati effettivi sui monitoraggi ambientali forniti dalle centraline della rete regionale".

"La questione dei rapporti tra Arpa e cittadinanza – prosegue Santori – nasce a dire il vero diversi anni fa, quando anche in qualità di consigliere municipale contestavo il posizionamento delle centraline di monitoraggio atmosferico, installate in un sito che non si prestava a una veritiera rilevazione del dato ambientale. Oggi, però, ad essere messi in discussione sono anche i dati pubblicati quotidianamente sul sito dell’ARPA in merito alla qualità ambientale della Valle Galeria. L’ultima nota inviata dall’Arpa datata 8 gennaio 2014, prima dei noti fatti, giustifica una serie di odori sgradevoli imputandoli ad una carenza normativa e alle condizioni atmosferiche. E’ più forte a questo punto il sospetto che i dati e le informazioni lavorate in Arpa siano stati taroccati, manomessi o che non corrispondano alla realtà."

"In tanti – conclude Santori – abbiamo bisogno di chiarezza e trasparenza, quella che ogni giorno viene sempre più messa in discussione in merito all’operato di diversi esponenti regionali".

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