Rifiuti, incontro Marino-Zingaretti-Galletti

Si è discusso dell’utilizzo degli impianti Colari. Marino:”Galletti ha capito”. Zingaretti:”Ci siamo chiariti”

Si è svolto oggi il vertice tra il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, il sindaco di Roma Ignazio Marino ed il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Al vertice si è discusso del problema legato all'utilizzo degli impianti Colari, sui quali grava un'interdittiva dopo la maxi-inchiesta e pare che Galletti sia intenzionato a sequestrarli.

"Chiederò al ministro – aveva detto Marino prima dell'incontro – di trasformare i rifiuti in risorsa. Probabilmente prima di Pasqua avremo la soluzione di un problema tecnico. Ci sono diverse strade che abbiamo esaminato: la possibilità che venga individuato un trustee, una persona esterna, scelta dal pubblico che gestisca questi impianti, c'è la possibilità della requisizione in uso. Io sono assolutamente tranquillo".

All'uscita, il primo cittadino della Capitale è parso rinfrancato:"Abbiamo un ministro della Repubblica che adesso ha ascoltato – ha asserito – compreso bene e soprattutto ha avuto la possibilità di vedere quale disegno rivoluzionario rispetto al passato Roma sta mettendo in atto". 

"È stato un incontro utile e positivo, perché forse da posizioni distanti e di incomprensione ci siamo chiariti tutti su quale sia il reale tema delle prossime ore. Ovvero capire come uscire da questa impasse di vuoto giuridico". Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine della riunione parlando dell'esito della riunione e, in particolare, degli impianti del Colari a Malagrotta. "Abbiamo avuto la possibilità di raccontare al ministro – ha aggiunto Zingaretti – l'evoluzione positiva, dal punto di vista della sostenibilità ambientale, del ciclo dei rifiuti a Roma e nel Lazio dal 2013 a oggi.  Basti pensare che a marzo nel Lazio era trattato meno del 40% mentre oggi tutti i rifiuti sono trattati".

"Tutti – ha aggiunto Zingaretti – hanno poi preso atto che la meritoria iniziativa della Magistratura, e il conseguente atto compiuto dal prefetto di interdizione rispetto alla socieà', ha creato un vuoto giuridico che rende la soluzione eccezionale. A questo punto bisogna individuare le piu' efficaci forme giuridiche affinche', non violando la legge, si possano utilizzare questi impianti".

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