Cronaca

Rifiuti. Roma, nascono le “Ama di Municipio”: tutte le novità del contratto di servizio della municipalizzata

Centralità delle nascenti Ama di Municipio, “ridefinizione” dello spazzamento delle strade da integrare col servizio di raccolta per portare la differenziata al 65% nel 2030 e favorire l’avvio a recupero di materia dei rifiuti, razionalizzazione della logistica e delle postazioni stradali per uno svuotamento dei cassonetti più rapido ed efficiente con conseguente rifedinizione degli itinerari dei mezzi e adeguamento dei servizi di raccolta in base alle peculiarità delle zone di Roma.

E ancora, raggiungere un’efficienza tale da conseguire l’obiettivo del recupero di materia del 65% in termini di peso al 2035, la progressiva riconversione dell’impiantistica aziendale legata al trattamento dei rifiuti indifferenziati, l’autosufficienza impiantistica sul fronte del trattamento/recupero, “drastica riduzione del ricorso allo smaltimento in discarica” per centrare entro il 2035 l’obiettivo di minimizzazione dei rifiuti smaltiti, pari o inferiore al 10% del totale in peso dei rifiuti urbani prodotti, e, non meno importante, la regolazione del sistema di incentivi per dirigenti e amministratori di Ama in funzione del raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

Sono alcuni dei paletti che stabiliscono il perimetro dentro al quale verrà scritto il contratto di servizio tra Roma Capitale e Ama. Queste linee guida, visionate dall’agenzia Dire, andranno in giunta giovedì per essere approvate, poi saranno subito sottoposte all’esame delle commissioni competenti e dei Municipi prima di ricevere l’ok dell’Assemblea Capitolina entro fine mese.

Sanzioni per inadempienze di Ama

Quindi la Giunta darà il via libera al contratto di servizio (insieme al piano industriale della Municipalizzata) presumibilmente intorno ai primi di dicembre. Questo accordo, come previsto nelle linee guida, potrà avere una durata massima di 5 anni e prevedrà un sistema di sanzioni in funzione delle eventuali inadempienze di Ama, conterrà un elenco di infrazioni alle norme contrattuali ordinato per gravità e dovrà prevedere anche la possibilità di rescissione per colpa grave dell’azienda.

“Tale colpa- si legge- dovrà essere descritta e individuata dettagliatamente così come i passaggi formali per la sua contestazione”. La tassa sui rifiuti (Tari) continuerà a essere un onere a carico del Campidoglio (e sosterrà per intero i costi di smaltimento, spazzamento e raccolta) “mantenendo l’intento di garantire le fasce sociali più deboli attraverso l’introduzione di apposite agevolazioni ed esenzioni mirate all’effettiva condizione di bisogno, nel rispetto dei limiti normativi fissati al 7 % del costo complessivo del servizio”.

La novità: le Ama di Municipio

La novità più rilevante del nuovo contratto (che decorrerà dal 2023) sarà il protagonismo dei Municipi. Infatti il nuovo accordo Roma Capitale-Ama “dovrà essere strutturato in un’ottica di decentramento aziendale (cosiddette ‘Ama di Municipio’) e territoriale, che riconosca il Municipio quale ambito di riferimento. Il perseguimento degli obiettivi dovrà pertanto realizzarsi attraverso l’assunzione di tale ambito territoriale nonché attraverso la pianificazione industriale dei servizi e la loro profonda informatizzazione”.

Quindi il contratto “dovrà indicare precise modalità di coinvolgimento dei Municipi sia in termini di gestione del contratto che di monitoraggio dello stesso. Al fine di garantire che tale partecipazione sia effettivamente espletata, il contratto dovrà assicurare che la valutazione degli obiettivi quali-quantitativi del servizio, l’assegnazione delle risorse umane, strumentali e la misurazione dei risultati, abbiano riferimento territoriale”.

Ai Municipi spetterà anche il compito di contribuire all’individuazione delle aree dove realizzare “sedi di zona, stabilimenti, trasbordi, stazioni di trasferenza e trasporto su ferro” necessarie a “potenziare la logistica di supporto allo svolgimento dei servizi”. Ama, da parte sua, “dovrà riorganizzare i propri servizi su base municipale (attraverso le Ama di Municipio, ndr) stabilendo un rapporto diretto tra l’interfaccia tecnica dei Municipi e un’interfaccia dirigenziale dell’Azienda con competenze territoriali specifiche”.

Tavolo coordinamento permanente per pulizia e decoro città

Oltre a queste misure sarà previsto “un tavolo di coordinamento permanente per la pulizia e il decoro della città, con la partecipazione di Ama SpA, dei Municipi, della Polizia Locale di Roma Capitale e delle altre Strutture di Roma Capitale interessate. Il tavolo servirà da raccordo di analoghi tavoli organizzati a livello municipale”.

Sul fronte della pulizia della città il contratto prevedrà “interventi periodici massivi dedicati, ad integrazione dei servizi ordinari di pulizia” realizzati in coordinamento con i Municipi e la Polizia Locale di Roma Capitale “in modo da garantire un adeguato ed efficiente livello di pulizia”.

Raccolta dei rifiuti

Per quanto riguarda la raccolta, nel contratto saranno contenute “le principali azioni programmatiche e organizzative” come ad esempio “l’ottimizzazione della logistica e razionalizzazione del servizio di raccolta e trasporto a scala di Municipio, al fine di ridurre le percorrenze in fase di raccolta, ridurre i fenomeni di abbandono ed elevare quantitativamente e qualitativamente la raccolta differenziata di tutte le frazioni (organica, carta e cartone, vetro e multimateriale leggero – plastica e metalli) sull’intero territorio comunale con il raggiungimento del 65% al 2030″.

Poi “razionalizzazione delle postazioni stradali sul territorio, con l’obiettivo di garantire il decoro e l’igiene e di fornire un servizio di raccolta adeguato all’effettiva produzione dei rifiuti; ridefinizione degli itinerari di raccolta stradale volta ad un miglioramento in termini di efficienza, efficacia e sostenibilità ambientale; adeguare la tipologia del servizio di raccolta (PaP o Stradale) alla struttura urbana e densità dei singoli Municipi, in modo da ottimizzare i conferimenti”.

Ama dovrà anche “massimizzare i corrispettivi derivanti dalla valorizzazione della raccolta differenziata”, “rendicontare periodicamente l’importo dei contributi riconosciuti e la classe di qualità dei materiali differenziati ritirati dai Consorzi di filiera afferenti al Conai o ad altri consorzi di recupero, puntando all’ottenimento del massimo standard di qualità”.

Il contratto conterrà anche il fabbisogno di impiantisti funzionale “alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti urbani di Roma Capitale”, con l’obiettivo di portare almeno al 10% entro il 2035 il quantitativo di immondizia smaltita in discarica. In questo senso “lo smaltimento dei residui derivanti dal trattamento, non suscettibili di recupero di materia e/o di energia, dovrà essere improntato in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica, anche attraverso la realizzazione di impianti aziendali o ricorso a impianti terzi”. Una parte dell’accordo sarà dedicata a informazione, comunicazione e vigilanza.

La Polizia Locale e gli agenti accertatori di Ama si occuperanno anche dell’accertamento delle violazioni. Mentre per un’informazione più capillare ai cittadini la municipalizzata “dovrà provvedere alla pubblicazione sul proprio sito internet, dei giorni in cui si svolgono i turni di spazzamento”, “la gestione dei reclami e delle segnalazioni, da parte di Ama SpA, dovrà essere declinata a livello municipale prevedendo strumenti dedicati, quali ad esempio una sezione dedicata sui singoli portali e siti web dei rispettivi Municipi”.

Inoltre è previsto anche il “miglioramento dell’immagine dell’Azienda attraverso iniziative mirate, coordinate e omogenee”. (Mtr/ Dire) 

Redazione

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