Rifiuti. Roma, presentato nuovo Piano industriale Ama: i numeri, gli obiettivi

L’autonomia impiantistica e la concretezza sono i pilastri del nuovo piano industriale

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Ama, furgoncino in piazza del Campidoglio

Il nuovo piano industriale pluriennale di Ama S.p.a. è stato illustrato questa mattina in Commissione Ambiente dall’Assessora ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni.

Le cifre del Piano

Il piano prevede investimenti per 340 milioni di euro, 300 nuovi posti di lavoro, 37mila nuovi cassonetti, 88 nuove spazzatrici, 298 nuovi mezzi per la raccolta stradale e 459 mezzi leggeri per il servizio porta a porta. 

“Con questo piano pluriennale industriale non ci si limita a dettare numeri, ma si fissano traguardi concreti cuciti sulla città di Roma, nel rispetto delle più recenti normative europee, degli indirizzi adottati dall’Amministrazione e degli equilibri economico finanziari contenuti nel piano di risanamento.

Differenziata al 61%

In questo senso si inserisce l’obiettivo della raccolta differenziata al 61% entro il 2024 con un aumento della capacità di recupero delle materie prime seconde attraverso la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti a servizio della raccolta differenziata”, ha spiegato l’Assessora Ziantoni

Nuovi impianti

Sono inoltre previsti due nuovi centri di compostaggio a Cesano e Casal Selce, autorizzati dalla Regione Lazio nel 2020, per il trattamento della frazione organica, nuovi centri di raccolta, 2 impianti di selezione del multimateriale (carta, plastica, metalli) di cui uno a Rocca Cencia con la riconversione del TMB, 4 stazioni di trasferenza e 1 nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati. 

“Non solo costi legati al servizio di raccolta ma profitti che oggi riconosciamo a terzi con un risparmio che si traduce in minore aggravio sulla TARI a carico dei contribuenti”continua l’Assessora.

Assunzioni

Con il primo piano assunzionale già approvato 225 operatori ecologici, 40 meccanici, 20 operatori cimiteriali e 15 operatori impianto vanno a rimpiazzare, tramite concorso pubblico, le numerose uscite registrate in AMA nel corso degli ultimi anni. 

L‘autonomia impiantistica e la concretezza sono i pilastri del nuovo piano industriale che garantiscono alla città di dotarsi, in pochi anni, delle infrastrutture di servizio e degli impianti necessari alla gestione sostenibile dei cicli dei rifiuti e al miglioramento di tutti i servizi.

Prevenzione produzione rifiuti

“Manteniamo inoltre gli impegni assunti da Roma Capitale in tema di prevenzione della produzione dei rifiuti con progetti già pronti sullo spreco alimentare, sul compostaggio, sul miglioramento della qualità della raccolta che prevede sistemi diversificati basati sulle caratteristiche urbanistiche e demografiche di ciascun territorio.

Taglio degli sprechi

Tagliamo, infine gli sprechi legati agli affitti passivi e all’esternalizzazione dei servizi come accaduto per le UND con impegni ben precisi sia a carico di AMA che di Roma Capitale affinché sia assicurato il raggiungimento degli obiettivi fissati nel piano e, contestualmente, la solidità dell’azienda nel tempo”, ha concluso Ziantoni.

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