Categorie: Sport

Roma 0-0 Juventus: la Roma in Champions e la Juve sul gradino più alto

Si conclude con il pareggio annunciato, la sfida storica tra Roma e Juventus all'Olimpico, un nulla di fatto perché si potesse compiere fino in fondo la missione delle due squadre: un punto serviva ai giallorossi per avere la certezza dell'ingresso in Champions, lo stesso punto che ai bianconeri consegnava di fatto lo scettro numero 7 di Campioni d'Italia. Ma la partita, almeno nel primo tempo, racconta tutto meno che una “combine” tra le due squadre. Infatti l'inizio e per una buona mezz'ora è della Roma che, con il pressing alto, mette in difficoltà l'11 di Allegri. Uno dei più propositivi è Lorenzo Pellegrini, che dal centrocampo promuoveva le micidiali ripartenza giallorosse. È lui dopo sette minuti che ruba la palla a Matuidi in uscita e procura la prima occasione della partita, con Dzeko che riceve e tira alto.

Dinamica simile quella che si ripete una manciata di secondi dopo, ma questa volta è Nainggolan a togliere la palla a Pjanic e a proseguire personalmente la percussione centrale, ma sbaglia malamente la conclusione. La Juve prova a rispondere con qualche palla alle spalle della difesa, come quando Higuain lancia Dybala, ma quando non ci sono i difensori c'è Alisson attento a intervenire e neutralizzare ogni tentativo avversario. Su una bella chiusura difensiva di Kolarov, i giallorossi affondano di nuovo in contropiede, con Cengiz Ünder che non riesce a perforare la retroguardia bianconera. L'azione prosegue e si conclude con il destro dalla distanza di Pellegrini, a lato di poco dai pali dell'ex Szczesny, spaventato ma mai realmente impegnato nella prima mezz'ora. Gli ospiti invece non riescono mai ad andare vicini al vantaggio. L'ultima chance del primo tempo spetta infatti sempre alla squadra di Di Francesco, con la punizione di Kolarov che colpisce l'esterno della rete, dando l'illusione del gol a una parte del pubblico. Se la Roma avesse concluso bene a rete per quanto gioco ha macinato, andrebbe a riposo con almeno due gol di vantaggio.

La seconda frazione di gioco ricomincia con la stessa intensità e lo stesso agonismo, con Dybala che prova a inventarsi la giocata della serata, conclude a rete e segna uno splendido e inutile gol perché in fuorigioco netto. A questo punto sale in cattedra Daniele De Rossi, protagonista con un doppio intervento in scivolata – il primo provvidenziale – e poi con un lancio verticale per Dzeko, su cui Szczesny è costretto a uscire con i piedi per anticipare la conclusione del bosniaco. La Roma non si arrende e ci riprova con Kolarov che si infila per via centrale e tira con il suo mancino, ma una deviazione di Barzagli manda la palla di poco oltre la traversa.

La partita si spegne però al 23' quando Nainggolan, per un fallo su Dybala, incassa il secondo giallo nel giro di pochi minuti e lascia i suoi in 10. Allegri nel frattempo fa entrare Douglas Costa per Bernardeschi e Bentancur per Mandzukic, mentre Di Francesco si gioca le carte Gonalons, Strootman e Schick al posto di Pellegrini, De Rossi e Ünder, autori tutti di una buona prova. Non succede più niente perché la parte finale dell'incontro è solo di attesa per la Juventus che, dopo due minuti di recupero, può festeggiare per il settimo anno consecutivo la vittoria dello scudetto, al termine di un intenso duello contro il Napoli, risolto solo negli istanti finali del campionato.

Dispiace ai romanisti che gli juventini siano venuti all'Olimpico a festeggiare lo scudetto, ma tant'è. La squadra di Di Francesco esce a testa alta dall'Olimpico, salutata dai tifosi che mai hanno smesso di credere nelle sue capacità. La Roma è ormai una bella realtà perché, grazie al suo allenatore, ha acquisito grande mentalità e consapevolezza della sua forza, e sappiamo che lotterà, come sempre, per le prime posizioni in Italia ed in Europa.

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (73' Gonalons), De Rossi (82' Strootman), Nainggolan; Ünder (81' Schick), Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco

Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic; Bernardeschi (67' Douglas Costa), Dybala, Mandzukic (82' Bentancur); Higuain. All. Allegri

Redazione

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