Roma, 15enne molestata in pieno giorno su un autobus

Il fatto è accaduto a Grotte Celoni, periferia est di Roma: quando la ragazzina ha chiesto aiuto nessuno l’ha ascoltata

Il fatto è accaduto a Grotte Celoni, periferia est di Roma: la  ragazza, molestata da un egiziano di 29 anni senza permsso di soggiorno, ha provato a chiedere aiuto sul tram, ma nessuno è intervenuto. 

A un giorno di distanza dall'episodio della ragazza presa in ostaggio e molestata insieme al suo fidanzato a Termini da un ragazzo ivoriano e mentre quasi contemporaneamente la polizia arrestava una banda di borseggiatori egiziani, sempre alla stazione Termini, ecco un altro caso che turba la tranquillità dei romani; in particolare quelli di Roma est, ormai sotto assedio di extracomunitari, rom e senza fissa dimora (e spesso senza permesso di soggiorno) dediti quotidianamente a furti, molestie, bivaccamento, assalti ai mezzi pubblici, racket "da strada",  incendi alle auto, aggressioni, facendo sentire in ostaggio migliaia di residenti di quartieri e zone tutte vicine come Tor Tre Teste, Acqua Bullicante, Tor Pignattara, via Casilina, via Prensetina.  

Stavolta la protagonista  è una ragazza di 15 anni, vittima di molestie da parte di un immigrato su un autobus, in pieno giorno nella periferia est di Roma, nei pressi del luogo in cui, alcuni giorni fa, si è verificato l'assalto al bus Atac e alla sua autista. Tutto si è svolto presso il capolinea  di Grotte Celoni: la ragazza, che era uscita con una sua amica per comprare un regalo, tornando a casa su un mezzo pubblico è stata avvicinata da un egiziano di 29 anni che si è prima seduto vicino a lei, poi ha iniziato a palpeggiarla.

A quel punto ha cercato di liberarsi ma vista l'insistenza del ragazzo è scesa insieme all'amica e ha cambiato autobus. L'uomo però le ha seguite anche sull'altro mezzo e a quel punto sono scese di nuovo. Anche il ragazzo è sceso e ha iniziato a pedinarle.

Spaventate hanno iniziato a gridare "aiuto quest'uomo ci sta seguendo!", attirando cosi l'attenzione di una pattuglia di polizia poco lontana. "Ho avuta molta paura, mi sentivo braccata, mi mancava il fiato" ha dichiarato la 15enne, "perché quell'uomo pareva volesse controllare tutti i miei movimenti, mi aveva braccata.  Era seduto vicino a me, mi toccava, poi ha preso a seguirmi".

L'uomo è stato fermato e dopo un primo controllo, in cui è risultato senza permesso di soggiorno, è stato arrestato e accusato di violenza sessuale su minore. La ragazza aveva già chiesto aiuto sull'autobus ma nessuno aveva fatto nulla, nessuno era intervenuto. "Non si può far finta di nulla, né far passare questa vicenda in sordina – afferma il padre della ragazza – Mia figlia, quindici anni, è stata molestata in pieno giorno e su un autobus da un immigrato clandestino. Lei da oggi non è più libera di salire su un bus, mentre i malviventi, quelli sì. Non è questione di razzismo, ma bisogna dare un nome alle emergenze, ed in questa parte di Roma una delle emergenze è dettata dal numero eccessivo di immigrati che agiscono come meglio credono". 

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