Roma. Arbitro aggredito a schiaffoni: cade e batte la testa

Era appena finito un match del campionato di Promozione. Dura reazione del presidente dell’AIA

Dopo “l’ennesimo ed increscioso” episodio di violenza ai danni di un arbitro, che era stato designato per la direzione di un incontro del campionato Promozione del Lazio, l’AIA questa settimana non invierà direttori di gara sui campi per tutte le partite in programma nei campionati dilettanti della Regione.

Lo ha deciso il presidente Marcello Nicchi, che annuncia “una presa di posizione forte e decisa per sollecitare un momento di riflessione da parte di tutti e anche dell’opinione pubblica sul tema della violenza nel calcio”.

Questo dopo che ieri a Roma in occasione di un match del campionato Promozione, il giovane arbitro, Riccardo Bernardini, ha rischiato la vita. È accaduto tutto in pochi minuti, al termine della partita tra Virtus Olympia e Atletico Torrenova: una gara incendiatasi nei minuti finali con due espulsioni per i padroni di casa e un gol nel recupero, che ha fatto scattare la follia.

Due uomini tra i 25 e i 35 anni, riferisce Il Corriere dello Sport, scavalcano il recinto che separa gli spogliatoi (in particolare quello degli arbitri) dal resto della struttura. Un primo schiaffo e poi il secondo, che scaraventa Bernardini a terra facendogli battere la nuca sul cemento. Una pozza di sangue, il 24enne perde conoscenza e rischia che la sua stessa lingua lo soffochi. A salvarlo è il massaggiatore del Torrenova Yuri Alviti (ex capo degli Irriducibili, gruppo ultrà della Lazio) allontanato durante la partita, che subito si precipita a rianimarlo, assistito poi dalla fidanzata infermiera dell’arbitro.

Da lì, l’arrivo dell’autoambulanza, il viaggio fino all’Ospedale Umberto I, le due TAC che fortunatamente danno esito negativo. Tre punti di sutura e una notte in osservazione: quella che poteva essere una tragedia si chiude con un sospiro di sollievo.

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