I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, questa mattina 26 marzo, stanno dando esecuzione ad un decreto che dispone la confisca di beni, mobili e immobili, per un valore di circa 13 milioni di euro, a carico di Salvatore Nicitra, uno degli ex boss della c.d. “Banda della Magliana”, Rosario Zarbo, Francesco e Rosario Inguanta (padre e figlio).
Il decreto è emesso dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma. Su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia.
Lo stesso decreto dispone per Nicitra e suoi sodali la sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per tre anni nel Comune di residenza.
Le misure di prevenzione disposte sono una conseguenza dell’indagine “Jackpot”. Indagine che gli stessi Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma conclusero nel febbraio 2020, con l’arresto di 38 persone.
I 38 indagati sono ritenuti appartenenti, a diverso titolo, ad un’associazione per delinquere (416 C.P.), facente capo al Nicitra.
Nicitra, negli anni, ha monopolizzato l’area a Nord della Capitale e ha assunto il controllo, con modalità mafiose, del settore della distribuzione e gestione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo. Si tratta di slot machine, videolottery, giochi e scommesse on line, imposte con carattere di esclusività alle attività commerciali di Roma e provincia.
I beni, oggi oggetto di confisca, sono parte degli stessi che i Carabinieri sequestrarono contestualmente agli arresti degli indagati, su disposizione dello stesso Tribunale.
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