Roma, costringe la moglie a prostituirsi

Induzione alla prostituzione nei confronti della moglie. Tutto per pagare spese legali

In un momento in cui il corpo femminile è al centro del dibattito e delle cronache, in un momento in cui quotidiani e talk show si trovano costretti ad illustrare la storia delle baby squillo che si prostituiscono per la "bella vita", c'è chi supera ogni fantasia. E costringe la propria moglie a prostituirsi.

E' la storia di un uomo e una donna, coniugi, entrambi di nazionalità romena. Lui 46 anni, lei 20, costretta, dopo esser stata picchiata, a vendere il suo corpo a Roma, sulla Cristoforo Colombo. Il ricavato, sarebbe servito all'uomo per pagare alcune spese legali, così elevate da essere insostenibili per i due.
L'uomo, infatti, avrebbe dovuto presentare un ricorso contro un decreto di espulsione dal territorio italiano.

Dopo continue minacce, vessazioni e dopo reiterati maltrattamenti, la ragazza è riuscita a scappare di casa e a denunciare il marito. Si è quindi recata presso la caserma dei Carabinieri della Stazione Roma Divino Amore.
I militari, dunque, hanno avviato delle indagini, a seguito delle quali il tribunale di Roma ha emesso, per il 46enne romeno, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’uomo si trova ora nel carcere di Regina Coeli; su di lui grava l'accusa di induzione alla prostituzione.

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