Categorie: Cronaca

Roma, erogazione metano: servizio ripristinato, ma lavori non completati

Il 27 settembre 2017 Riceviamo e Pubblichiamo dalla Sig.ra Laura:

Cinquanta famiglie sono costrette a vivere senza gas né acqua calda. Forse, la mancata erogazione del metano, proseguirà per altri tre mesi. Ma non siamo nel Burundi. Siamo a Roma. Precisamente nel quartiere Monte Sacro. La disavventura inizia quattro giorni fa. Alcuni condomini delle palazzine site in via Val di Chienti, avvertono un forte odore di gas. La perdita, quasi sicuramente, proviene da uno dei tombini adiacenti l’ingresso degli stabili. L’intervento dei Vigili del Fuoco è tempestivo e, ravvisata la pericolosità del guasto, allertano i tecnici dell’Itagals. Questi ultimi, giunti sul posto, mettono in sicurezza i due edifici. Chiudono le condutture del combustibile e vanno via. “Per un giorno – pensano i condomini – ci laveremo senza acqua calda e mangeremo dei pasti freddi. Ci arrangeremo senza alcun problema”.

Il giorno seguente, però, attendono invano l’intervento dei tecnici e trascorrono altre 24 ore fra docce scozzesi e nessun cibo riscaldato da mettere in tavola. Al terzo giorno, preoccupati per il disservizio, gli inquilini contattano il servizio clienti. E, qui, prosegue l’odissea. Nefasta. Intollerabile. Dal Call Center, con un tono di voce poco educato e conciliante, rispondono alterati: “signo’ c’avete già chiamato ‘na decina de vorte e ve l’ho già detto che dovete aspetta’. L’intervento poesse che ve ‘o fanno domani come fra tre mesi. Mica ce potete telefona’ ogni du’ minuti!”. Ovviamente i condomini, protestano.

Tre mesi senza gas e acqua calda, soprattutto in previsione dell’inverno, sono un disagio inaccettabile. Sono un problema “serio”, soprattutto per chi ha bambini e anziani in casa. A oggi sono trascorsi quattro giorni ma nessuno sembra preoccuparsene. Nessuno sembra poter fornire risposte certe o rassicuranti perché, dalle obiezioni degli operatori dell’agenzia privata, si sospetta che non abbiano un numero sufficiente di squadre di manutenzione, idonee alle richieste della città e dei cittadini. L’unica speranza, a questo punto, è che alla prossima selezione del personale del servizio clienti, si possano inserire nel CV anche le seguenti voci: buona conoscenza del rispetto e Master in civiltà. Perché se il gas può mancare, l’educazione deve sempre essere di casa.

Aggiornamento 13 Ottobre 2017:

Il giorno della pubblicazione del servizio, curiosamente, sono intervenuti dei tecnici dell'Italgas. Hanno ripristinato il servizio, rattoppando il tubo con del "nastro". Il tombino è ancora aperto e soggetto alle intemperie. La fine dei lavori era prevista per il 7 ottobre ma, come da foto, non è cambiato nulla.

Redazione

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