Roma, guasto alla metro B e B1: forti disagi in mattinata

Intorno alle 7.30 un inconveniente tecnico ha causato la sospensione del servizio tra Basilica di San Paolo e Monti Tiburtini e tra Bologna e Jonio

Continua l'odissea dei trasporti romani. A partire dalle 7.30 un inconveniente tecnico (secondo "Il Messaggero" si tratta di un guasto alla linea aerea alla stazione Cavour) sta creando grossi disagi sulla metro B e B1. Il servizio risulta sospeso tra Basilica di San Paolo e Monti Tiburtini. Interrotto anche il servizio della linea B1 tra Bologna e Jonio. Risulta, invece, attiva la  tratta Basilica di San Paolo- Laurentina e Monti Tiburtini-Rebibbia, ma con rallentamenti. Come accade in questi casi sono stati predisposti dei bus sostitutivi ma ovviamente questo non basta a limitare i disagi.

Un fiume di persone, comprensibilmente arrabbiate per l'ennesima complicazione, si sono precipitate sulle navette, specialmente alla stazione Termini. Il tutto in un orario molto delicato, nel quale molti pendolari si recano sul posto di lavoro. Intorno alle 8.55 Atac ha comunque comunicato che il servizio sarà riattivato a breve. Fatto sta che Roma ha vissuto un altro inizio di mattinata da dimenticare sul fronte trasporti.

AGGIORNAMENTO ORE 9.20: intorno alle 9.20 Atac ha comunicato che il serivizio è stato riattivato. La stessa Atac ha comunicato che alcuni treni sono stati anche evacuati. Durante la sospensione del servizio l'assessore ai Trasporti del Comune di Roma, Stefano Esposito, aveva annunciato su Twitter l'apertura dei varchi della Ztl. Oltre a invocare un commissario straordinario ai Trasporti. Lo stesso Esposito è chiamato in causa dal presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che gli ricorda di aver "proposto un bonus in favore dei passeggeri danneggiati da guasti e disagi. Gli chiediamo di rispettare gli impegni, e di varare prima dell'abbandono del suo incarico un indennizzo in favore degli utenti coinvolti nei disservizi della metro, attraverso un mese gratuito di abbonamento ai trasporti pubblici della Capitale".

Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco dimissionario, Ignazio Marino: "Abbiamo deciso di aprire i varchi Ztl perchè non possono essere i cittadini a pagare decenni di scelte politiche sbagliate. Nei primi due anni di amministrazione della città – ha scritto Marino in una nota – ci siamo dovuti occupare di un debito di 874 milioni di euro e portare i conti in pareggio. Ma rimane il fatto che per decenni non sono stati fatti lavori di manutenzione, per cui adesso servono almeno 250 milioni di euro".

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