Roma. Il sindaco Marino con Alfano contro la microcriminalità

Per la sicurezza dei cittadini e con l’obiettivo di favorire il rilancio dell’immagine e dell’economia della Capitale

L'impegno comune per un progetto di sicurezza che rafforzi il presidio del territorio e il contrasto alla criminalità, per rispondere alle esigenze dei cittadini, ma anche con l'obiettivo di favorire il rilancio dell'immagine e dell'economia della Capitale. E' questo l'auspicio che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha espresso in una lettera indirizzata al ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Sin dal mio insediamento ho inteso perseguire, con la massima determinazione, il rispetto delle regole e della legalità in ogni azione amministrativa", scrive Marino ricordando come in diversi settori critici di diretta competenza dell'Amministrazione capitolina "anche grazie al sostegno del governo in carica, sono state assunte iniziative di rilievo di contrasto a forme di illegalità che, come noto, hanno avuto ampia eco internazionale".

Proprio in quest'ottica, e "in continuità con quanto in più occasioni rappresentato nelle riunioni del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica", il sindaco di Roma ha voluto segnalare al ministro Alfano "la necessità di un impegno congiunto delle istituzioni per la definizione di un progetto organico che renda conto della complessità e delle molteplici esigenze connesse alla generale tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, rappresentando la piena disponibilità di questa Amministrazione a collaborare nell'ambito delle proprie competenze". "E' necessario- si legge ancora nella lettera- un intervento a più livelli di governo che regolamenti la delicata gestione della sicurezza e che individui con urgenza forze che si aggiungano a quelle già dedicate all'ordinaria attività di presidio della Capitale". "Assolutamente centrale", secondo Marino, "che sia rafforzata la presenza di donne e uomini delle forze dell'ordine che possano dedicarsi anche al controllo del territorio e che fungano da contrasto alla criminalità diffusa che rappresenta il reale elemento di insicurezza ed innalza il livello di preoccupazione dei cittadini e dei turisti".

"Solo a titolo esemplificativo la questione del petty crime (la microcriminalità) – scrive il sindaco – mi è stata ampiamente rappresentata dall'ambasciatore del Giappone come criticità principale rispetto all'espansione del turismo nipponico nella nostra Capitale", un'osservazione, ricorda, "reiterata dalle agenzie governative di Stati Uniti, Canada e Regno Unito". "Auspico pertanto un progetto che in virtù di quel principio di leale collaborazione istituzionale assicuri un più intenso presidio del territorio, che si accompagni a misure di efficace contrasto alla criminalità. Auspico – conclude Marino – un comune impegno per un siffatto progetto di sicurezza che del resto, oltre a costituire un ormai ineludibile riscontro alle legittime esigenze dei cittadini, può rappresentare un fattore straordinario per rilanciare l'immagine di Roma all'estero, per intercettare flussi turistici, investimenti e, conseguentemente, per favorire lo sviluppo socio-economico della città".

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