Roma, la verità sulle case popolari, come funzionano e chi paga l’affitto

Spesso quella che viene definita occupazione abusiva è in realtà una vendita illegale degli immobili comunali da parte degli assegnatari regolari

Ormai con questo proliferare di siti internet in cui si scrive e si commenta di tutto qualsiasi notizia diventa vera senza alcun controllo come per esempio tutto ciò che riguarda le case popolari gestite dal comune di Roma. Su quasi tutti i mezzi di informazione si legge che le occupazioni abusive delle case popolari sono in mano ai rom ed in particolare ai Casamonica ma non è assolutamente vero. Questa leggenda metropolitana è nata perché effettivamente in alcuni casi qualche casa popolare è stata occupata da rom non si può assolutamente partire dal particolare e arrivare al generale. Spesso quella che viene definita occupazione abusiva è in realtà una vendita illegale degli immobili comunali da parte degli assegnatari regolari.

Questa prassi esiste da sempre e probabilmente le varie amministrazioni che hanno governato Roma hanno sempre fatto poco per debellare questa illegalità per manifesta incapacità o perché hanno spesso considerato questo un problema marginale. Il sindaco Veltroni, decise, spendendo qualche milione di euro , di incaricare una ditta privata di gestire il patrimonio immobiliare del comune di Roma. La ditta incaricata fu la ROMEO , che fece un articolato censimento degli immobili, spedendo lettere di sollecito e messe in mora a chi non pagava regolarmente e verificando la situazione di chi effettivamente alloggiava negli appartamenti, ma è cambiato poco nella gestione, cioè chi già pagava ha continuato a farlo, mentre pochi di quelli che non pagavano hanno iniziato a farlo.

Dopo vari anni e varie amministrazioni la ROMEO è stata estromessa da questa gestione e l'attuale amministrazione ha prima incaricato una nuova ditta, la PRELIOS , in seguito estromessa anch'essa e la gestione è tornata direttamente agli uffici comunali. Da quando è tornata la gestione diretta non arrivano più i bollettini per pagare l'affitto e gli assegnatari devono chiedere per iscritto ad un ufficio ubicato presso il municipio l'emissione del bollettino che poi va ritirato nei giorni seguenti. In questo periodo, approfittando di questo malfunzionamento, alcuni assegnatari non stanno pagando l'affitto e non sta arrivando nessun sollecito e pertanto pagheranno quando ne avranno voglia.

Chi è assegnatario regolare è tenuto a presentare la situazione reddituale della famiglia, normalmente ogni due anni, ed anche per questa dichiarazione non sta arrivando la richiesta. Comunque la sanzione per chi non presenta la dichiarazione , quando venisse richiesta, è l'applicazione della tariffa più alta possibile per una casa erp, pertanto chi non avrebbe più diritto ad una casa popolare per raggiunti limiti di reddito non presenta la dichiarazione e la tariffa che dovrà pagare sarà sicuramente più bassa di quella che dovrebbe pagare per un qualsiasi appartamento privato. Negli ultimi tempi in alcune zone sono stati effettuati dei controlli in alcuni edifici, sia riguardo chi ci abita effettivamente sia per furti di corrente e controlli di auto e moto parcheggiate verificando che non siano rubati o che abbiano regolare assicurazione ma ad oggi le uniche sanzioni hanno riguardato auto, moto e furti di corrente e non gli inquilini, anche se irregolari.

Dove andare a Roma e nel Lazio nel weekend dell' 11, 12 e 13 Ottobre

Marco Cialone, cade dal balcone di casa e muore a 34 anni. Tragedia ad Alatri

 

Lascia un commento