Roma, resa dei conti in casa Pd dopo il sondaggio choc

Intanto il segretario del Pd di Roma, Lionello Cosentino stoppa le elezioni anticipate: “Non servono alla città”

E' il giorno della verità in casa del PD romano. Dopo il sondaggio choc che ha rivelato come solo 2 romani su 10 condividano le scelte del sindaco Marino, oggi il gruppo dei democrat si ritroverà in un faccia a faccia che si preannuncia durissimo.

Il primo a salire sul banco degli imputati, ma potrebbe non essere l'unico, sarà il capogruppo Francesco D'Ausilio che ha subìto pesanti critiche in questi giorni per aver commissionato il tanto discusso sondaggio.

Il confronto si preannuncia senza esclusione di colpi anche se il segretario del Pd di Roma, Lionello Cosentino, prova a smorzare i toni: "Per il bene della città le elezioni non servono, perché significa bloccarci adesso, perdere un anno e ricominciare in un momento in cui i problemi della città esplodono. La cosa migliore è governare e governare meglio, e anche il Pd si deve impegnare di piu''.

Niente elezioni anticipate dunque, almeno per il momento, ma l'ipotesi di un rimpasto sembra essere assai probabile. Certo è che il sondaggio, a prescindere da chi lo abbia commissionato e da chi sia stato informato, appare come il puro e semplice specchio della realtà con Marino che sembra non aver ancora compreso come districarsi nella complessa realtà romana.

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