Roma, riparte la ztl a Ostiense fino a fine maggio

Attivata a febbraio, era stata sospesa per mancanza di fondi

Era stata attivata lo scorso 1 febbraio. Poi era stata sospesa a marzo per mancanza di fondi. Ora, durerà nuovamente fino a fine maggio.

Si tratta della sperimentazione della ZTL a Ostiense, nella zona del Gazometro.

La Zona a Traffico Limitato era stata attivata dopo le richieste avanzate dai residenti e su sollecitazione di Andrea Catarci, ‘storico’ Presidente dell’XI Municipio (ora VIII).
La ZTL era attiva solo nel weekend, dalle 23 alle 3 del mattino.
A controllare l’ingresso nelle zone sottoposte a limitazioni del traffico, a febbraio, non c’erano le telecamere (così come avviene nelle zone del centro storico), ma i Vigili Urbani.

Il perimetro della ZTL formava un quadrilatero che congiungeva via del Porto Fluviale, proseguendo su via Ostiense e continuando su via del Commercio.
Il passaggio era vietato nelle giornate di venerdì e sabato nelle zone in cui si trovano i locali di via Ostiense; i residenti potevano transitare esibendo la patente o la carta di circolazione del loro mezzo di trasporto.

Una sperimentazione atipica, quella della ZTL di Roma Sud, “istituita con provvedimenti adottati dal locale gruppo XI di polizia locale e resa possibile dal comando centrale che si ringrazia per aver assicurato la disponibilità alle ore di straordinario del personale”, ha dichiarato Catarci.

Ma il problema della zona Ostiense non è solo quella del proliferare dei locali, ma anche di attività commerciali attive in orari diurni, un inadeguato servizio di parcheggio e un traffico ‘da matti’.
Perché una volta approvata la ZTL non si è pensata una riorganizzazione dei parcheggi limitrofi ai varchi.
Perché la metropolitana garantisce il servizio solo fino ad una certa ora.
Perché una volta imboccata via Ostiense, non basterà pagare il parcheggio (qualora lo si trovi facilmente) utilizzando le apposite macchinette, ma bisognerà cercare nel portafogli almeno 50 centesimi da dare ai parcheggiatori abusivi, noncuranti delle norme di legge e protetti dal lassismo delle Forze dell’Ordine.
Perché l’accattonaggio non è più un reato, e quindi bisognerebbe dimostrare che quei soldi vengono estorti. E perché spesso sono nullatenenti, si fa il processo per direttissima e dopo due ore sono già fuori.

In buona sostanza, quella ZTL aveva accontentato i residenti, ma scontentato i commercianti che, in questo modo, vedono morire le possibilità di guadagno.
Come tutti i provvedimenti tout court, che arginano solo apparentemente una situazione ingestibile, senza procedere ad una revisione completa ed organica per una nuova gestione, più efficace ed efficiente.

Che, soprattutto, faccia i conti con le risorse disponibili.
La sperimentazione della ZTL infatti sembrava essersi conclusa a marzo a causa dell’impossibilità di pagare gli straordinari ai Vigili Urbani che presidiavano la zona nelle ore notturne.

Ma le pressioni del Municipio, per il tramite del Presidente Catarci, non si sono esaurite, e da sabato 4 maggio il progetto ha ripreso a correre. E durerà fino alla fine del mese.

Che l’intuizione della necessità della ZTL sia solo una trovata elettorale?

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