Roma. Sabato sera horror: 17enne violentato e ripreso in diretta Facebook

Si scoprono nuovi risvolti nella serata che ha visto coinvolti un 17enne e la madre di 50 anni in una rapina trasformatasi in uno scenario di violenze

Carabinieri

Carabinieri

Si aggiungono nuovi dettagli agghiaccianti nella notte di sabato 19 marzo che ha visto coinvolti un 17enne e sua madre in una rapina trasformatasi in uno scenario di violenze da parte di due minorenni. Da quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi, uno di 16 e l’altro di 17, avrebbero immortalato le violenze con il cellulare pubblicandole in diretta Facebook. Mentre uno abusava del ragazzo l’altro riprendeva con il cellulare.

17enne e la madre 50enne violentati e rapinati

L’incubo è iniziato in via dei Ginepri a Centocelle, la vittima aveva trascorso la serata con amici in un ristorante a Borgo Pio. Con la sua minicar poi aveva riaccompagnato a casa uno dei due amici e aveva deciso di fermarsi in una cornetteria di Centocelle. Mentre stava per ripartire per ritornare a casa viene fermato da due coetanei con la scusa di una sigaretta. Ma dato che non fuma non può accontentarli. Da lì parte il film horror. Dopo averlo rapinato di 10 euro i due lo fanno salire sul porta bagagli e lo portano verso San Basilio. Lì avviene la prima sosta e il primo abuso immortalato in una diretta Facebook con il cellulare.

Successivamente i due malviventi insoddisfatti del denaro ottenuto costringono il ragazzo in stato di shock a portarli a casa sua a Casal Monastero. Presentati alla madre come due amici entrano in casa. In quel momento nell’abitazione sono presenti solo la madre 50enne e la figlia di 13 anni. Il padre si trova a Milano per motivi lavorativi.

Una volta nell’appartamento i due si fanno consegnare 250 euro in contanti, mentre cercano di recuperare altri oggetti di valore. Nel frattempo, uno dei due costringe la madre e la trascina in camera da letto. Lei racconta in lacrime che ha cercato di opporsi ma poi anche lei ha subito abusi sessuali minacciata con il coltello dal minorenne.

Dopo i momenti di terrore arriva anche la richiesta insolita rivolta alla donna di voler preparato un panino. Terrorizzata prepara un toast con il prosciutto cotto.

Tuttavia, dato che “al peggio non si ha mai fine” i due ben soddisfatti del loro bottino costringono il ragazzo a riaccompagnarli a casa. Prendono la minicar e ripartono. La madre in quel momento ancora sotto shock chiama il 112, tempestivamente arrivano i commissari del Viminale e di Sant’Ippolito che in contatto telefonico con il padre seguono con il GPS la minicar grazie al cellulare del figlio.

Da Tiburtina a Piramide fino a Garbatella la macchina con a bordo i tre sfreccia tra le strade di Roma. I due minacciano nuovamente il ragazzo con il coltello con cui dicono di aver ucciso un poliziotto e dunque non avrebbero remore anche a far fuori anche lui. Così arriva la seconda violenza in zona Testaccio dove vi è un’altra sosta. Poi riprendono di nuovo il loro viaggio passando da Termini fino a San Giovanni.

Finalmente la volante dei commissariati intercetta definitivamente la macchina alle ore 4 del mattino in via dell’Amba Aradam con a bordo ancora tutti e tre. Il ragazzo di 17enne anni trema e i le forze dell’ordine capiscono che è la vittima, mentre i due criminali in stato di ebrezza vengono subito arrestati e giustificano le loro azioni con la scusa del divertimento del sabato sera.

La vittima confessa tutto e in lacrime si sfoga con gli investigatori: “non sapevo come uscirne”. Da lì le indagini proseguono per accertare che i due non fossero già responsabili di rapine e abusi nella Capitale.