Roma-Salernitana 2-2: giallorossi recuperano due volte lo svantaggio

El Shaarawy riprende Candreva, Matic recupera Dia. Giallorossi ormai lontanissimi dal quarto posto

Roma-Salernitana nel minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna

Roma-Salernitana nel minuto di raccoglimento per le vittime dell'alluvione in Emilia-Romagna

Roma-Salernitana rappresenta l’ennesima occasione persa per avvicinare la Zona Champions, tra affaticamento post semifinale e testa alla finale di Europa League.

Roma-Salernitana: la cronaca del primo tempo

Mourinho per Roma-Salernitana fa riposare alcuni degli elementi impiegati a Leverkusen. Dall’inizio panchina per Mancini, Cristante, Matic e Pellegrini. Nei tre di difesa test per Bove impiegato nel centrodestra, mediana di scorta con Camara e Tahirovic, Zalewski a destra e El Shaarawy a sinistra; Wijnaldum e Solbakken assistono Belotti, con Abraham in panchina e Dybala che va addirittura in tribuna

L’inizio partita è abbastanza lento ma l’equilibrio viene spezzato dal una giocata preparata e messa in pratica alla grande. Lancio lungo da centrocampo di Coulibaly, Candreva si inserisce centralmente e all’altezza del dischetto al volo, con un tocco leggerissimo di esterno sinistro, la mette al angolino facendo rimanere impietrito Rui Patricio.

All’inizio tramortita dal gol preso, la Roma alza il baricentro anche con un cambio tattico. Mourinho passa così alla difesa a 4 con Bove terzino destro e Zalewski terzino sinistro. A metà tempo tue tiri insidiosi da fuori area, prima di Zalewski poi di Camara, murati prima da Belotti (involontariamente sulla traiettoria del tiro) e dalla difesa granata.

Al cospetto dei giri del motore aumentati, i giallorossi non riescono però ad essere incisivi. Al 38’ Zalewski recupera palla nella propria trequarti, parte palla al piede fino ad arrivare alla trequarti avversaria ma invitato a tirare calcio alto. Nel recupero del primo tempo la Roma pareggia provvisoriamente da palla inattiva. Da calcio d’angolo, non riesce il colpo di testa né a Belotti né a Ibanez, la palla rimane a centro area e il brasiliano è il più lesto a ribadire in rete. Richiamato dal Var però l’arbitro Colombo annulla per un colpo di braccio nel rimpallo.

Partita ripresa due volte

11 romanista stravolto al ritorno dagli spogliatoi: subito dentro Llorente, Matic e Pellegrini per Ibanez, Tahirovic e Pellegrini. Un triplo cambio che dà subito i suoi frutti perché dopo 110 secondi la Roma pareggia. Pellegrini conquista un fallo e dalla piazzola impegna Ochoa che respinge in maniera non definitiva. Sulla palla si avventa El Shaarawy che incrocia col mancino per il suo sesto gol in questo campionato.

Una Roma rinnovata negli uomini e nell’atteggiamento sembra aver ripreso in mano la partita ma è solo un’illusione. Al 54’ la Salernitana torna avanti con il suo bomber. Lancio lungo in area per Piatek che stoppa e prova a piazzarla, pallone rimpallato da Smalling che finisce sui piedi di Dia che in semi veronica sottomisura colpisce di tacco e insacca. È il 16 ° gol stagionale per l’attaccante senegalese.

Colpita nel suo miglior momento, la Roma fa fatica a ributtarsi in avanti anche se la Salernitana sostanzialmente non si fa più vedere dalle parti Rui Patricio. Mourinho inserisce Abraham da affiancare a Belotti, fuori Wijnaldum. L’inglese al minuto 80 va di testa su cross di El Shaarawy, para a terra Ochoa. Tre minuti dopo la Roma pareggia da palla inattiva con un altro innesto. Corner dalla sinistra di Pellegrini sul primo palo per Cristante, la palla rimane lì arriva Matic che di controbalzo trafigge Ochoa. Con l’inerzia giallorossa e un Olimpico che vuole il gol vittoria la squadra di Mourinho ci prova. Al primo minuto di recupero Cristante in corsa di testa da posizione ormai centravanti colpisce troppo centrale per impensierire il portiere messicano.

Non bastano i sette minuti di un recupero rovente anche per i nervi tesissimi: la Roma pareggia e oramai vede lontanissima la zona Champions.