Roma. Sea Watch, Sit-in “Carola libera subito” della rete Restiamo umani

“Siamo qui perché abbiamo sentito l’urgenza di scendere in piazza e dimostrare attivamente la nostra solidarietà ai migranti e alla capitana Carola”

"Rendere permanente la mobilitazione fino a lunedì e oltre, quando Carola Rackete sarà interrogata e sarà valutata la conferma del fermo. Dobbiamo proteggere una persona che si è messa in gioco, dandoci un grande esempio di umanità. Il ministero dell'Interno non deve permettersi di toccare i migranti".

Si è aperto con queste patole il sit-in 'La solidarietà non si arresta. Carola libera subito' organizzato dalla rete Restiamo umani, in corso a piazza dell'Esquilino, a Roma.
A decine hanno aderito. Consistente anche la presenza delle forze dell'ordine, schierate sul lato della via Cavour che conduce al ministero dell'Interno.

"Siamo qui perché abbiamo sentito l'urgenza di scendere in piazza e dimostrare attivamente la nostra solidarietà ai migranti che sono stati bloccati per quasi 15 giorni e inoltre per portare la nostra solidarietà alla capitana Carola, vittima di una vicenda che ribalta il senso di giustizia in questo paese", spiega un attivista della rete Restiamo Umani, interpellato dalla Dire nel corso del sit in all'Esquilino.

"Vogliamo dimostrare che c'è una parte dell'Italia che la pensa in tutto altro modo rispetto al governo. Chiediamo che il Parlamento blocchi il decreto sicurezza bis nel passaggio per la conversione alle Camere", aggiunge. Tra i cartelli mostrati dagli attivisti uno che chiede di riservare a Carola Rackete il ruolo di ministro dell'Interno, al posto di Matteo Salvini.

(Alf/ Dire) 

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