Roma Stazione Termini, graffiti sui treni: No arte, ma atti vandalici

I writers agiscono senza difficoltà a Roma. Nessuna azione preventiva o investigativa viene adottata nei loro confronti. E’ arte ridurre un treno come l’immagine nella foto?

Roma, la Capitale politica d’Italia ma anche del degrado, la città più imbrattata d’Europa dai writers o graffitari, un fenomeno che sembra toccare marginalmente le corde degli amministratori locali. Ormai i romani sono avvezzi ai disegni sui muri e alle scritte sui vagoni dei treni, tanto da non farci più caso.

La realtà, riguardo i graffiti, nel resto d’Europa è ben diversa da noi: la legge è più severa e soprattutto viene applicata, e il degrado attecchisce di meno nei centri abitati, nelle civili metropoli; i disegni e le scritte illegali sono notate prima e gli autori non sono ben visti dai cittadini, che anzi li disprezzano. In Europa ogni paese ha sviluppato metodi propri per scovare i responsabili, che vanno dai rilevatori olfattivi alle fotocellule, dai software dedicati alle impronte digitali.

Il decreto sicurezza del MInistero dell’Interno ha previsto per i sindaci e i prefetti tre possibilità di cui disporre contro i graffittari: Multe salate, obbligo di ripulire i danni e perfino una sorta di “daspo”, un allontanamento coatto dal luogo imbrattato.

Qualora si sporcano mezzi di trasporto pubblici o privati o beni immobili si dovrà pagare da 300 a 1.000 euro oltre alla detenzione da 1 a 6 mesi. Se il danno è rivolto a beni di valore storico o artistico la multa applicata salirà da 1.000 a 3.000 euro con un periodo di reclusione da 3 mesi a 1 anno. Nei casi di recidiva la sanzione arriverà fino a 10.000 euro e la permanenza in carcere fino a 2 anni.

A Roma, già tutto è più difficile, non è facile risalire agli imbrattatori, o almeno, le autorità fanno poco o nulla in questo senso, anzi nel 2013 si decise addirittura di chiudere l’Ufficio Decoro Urbano che era l’unica forma di coordinamento. Oggi i writers agiscono senza difficoltà a Roma, hanno campo libero. Nessuna azione preventiva o investigativa viene adottata nei loro confronti. Le istituzioni, per lo più, hanno delegato ai cittadini organizzati, i Retake, la cancellazione delle scritte da qualche muro.  

E’ veramente impressionante l’immagine del treno riprodotto nella foto. I vetri sono del tutto oscurati dai colori, e non si distinguono più le porte d’ingresso, coperte dal disegno. Immaginiamo un passeggero anziano o con problemi visivi, che non trova il modo per salire sul treno. Ma è una difficoltà di tutti, quella di distinguere le porte di accesso in un treno ridotto in quel modo.

 

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