Roma, venerdì 17 sciopero dei trasporti per 24 ore. Stop a bus, tram, metro e treni

La protesta è stata indetta dal sindacato Usb Lavoro Privato, alla quale ha aderito anche Fast Confsal, con un’astensione di 4 ore

Autobus fuori servizio

Per la giornata di domani, venerdì 17 febbraio, è stato indetto uno sciopero dei trasporti pubblici locali che coinvolgerà Atac, Cotral, Astral e Roma Tpl. 

Lo sciopero

La protesta, indetta dal sindacato Usb Lavoro Privato, prevede uno stop a livello nazionale di bus, tram e metro. Si aggiungerà alla manifestazione anche Fast Confsal, che ha programmato un’astensione di circa 4 ore.

Il Ministero delle Infrastrutture ha riportato sul proprio sito web che la sosta dei trasporti durerà circa 24 ore, dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Inoltre Astral ha confermato che aderiranno, con la stessa modalità, anche le ferrovie ex concesse, la Roma-Lido (nuova Metromare) e la Roma-Viterbo.

Le motivazioni

Come si può leggere dalla nota divulgata dall’Unione Sindacale di Base (USB): “la protesta mira a denunciare i continui rinnovi contrattuali “farsa”, gli aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti”. Ma il suo obiettivo principale è quello di migliorare la qualità del servizio pubblico, creando un contesto di lavoro sano, sicuro e rispettoso per tutti gli operatori.

Il sindacato inoltre ha dichiarato: “l’assemblea rilancia inoltre con uno sciopero nazionale di 24 ore per la giornata di venerdì 17 febbraio, rivendicando:

  • la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili;
  • il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti;
  • la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, brucia fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato;
  • la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
  • il salario minimo per legge di 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;
  • il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;
  • una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria;
  • il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali”.