Rugantino a New York

La magia della “Roma de’Lanternoni” al Sistina di Roma, poi Milano fino al volo di giugno per gli Usa

Ennesimo successo di pubblico per il Rugantino di Enrico Brignano. Gli applausi, che sembravano non finire mai, hanno concluso una serata magica che solo le atmosfere delle musiche di Armando Trovajoli, sposate perfettamente dall'intero cast della commedia musicale, possono regalare.
Lo storico spettacolo di Garinei e Giovannini scritto con Franciosa e Festa Campanile, era tornato a Roma nel novembre scorso dopo la precedente edizione del 2010 interpretata, come oggi, dall'istrionico Brignano.
Le bellissime coreografie di Gino Landi, così come i costumi e le meravigliose scene di Giulio Coltellacci, hanno riportato il pubblico nella vecchia Roma Papalina fatta di grandi contraddizioni e di grandi passioni dove il giovane Rugantino conoscerà quell'amore che lo farà uomo fino a morirne.
Impossibile, almeno per i non giovanissimi, cancellare le edizioni storiche dello spettacolo italiano più amato ed esportato all'estero che avevano visto nomi del calibro di Nino Manfredi, Bice Valori ed Enrico Montesano con la ruvida e dolcissima Alida Chelli, fino allo strepitoso Mastro Titta targato Aldo Fabrizi.

Questo, però, nulla toglie, semmai aggiunge alla tragicommedia che la regia e l'interpretazione di Brignano hanno saputo rappresentare nelle tre ore, che passano in un lampo, dello spettacolo.
La Rosetta che ruba il cuore di Rugantino, una splendida Serena Rossi, canta, balla, si emoziona, emoziona… Paola Tiziana Cruciani (Eusebia) non è una novità e appare la perfetta metà del Mastro Titta che un bravissimo e, permettetemi, coraggioso Vincenzo Failla ha fatto suo ritagliandosi una bella fetta di applausi solo per sé.

Le canzoni, l'orchestra e i solisti e tutti gli altri interpreti sono un tutt'uno con il palco e “Roma nun fa' la stupida stasera” è da brividi veri.
Così, il buon Brignano, riesce ancora a reinterpretare, cuore in mano, se stesso e a migliorare ancora qualcosa che poteva difficilmente migliorarsi. Stavolta, poi, non gli basta più Roma e l'Italia, vuole di più. Vuole l'America!
Nel 1964 lo spettacolo arrivò a Broadway con il cast originale e fu un successo. Sono passati 50 anni e la Magia è ancora la stessa. E' tempo di tornarci, di riprendere quel volo.

Lascia un commento