Sabina, Poggio Moiano, crollo della produzione di olio

Il Sindaco Grossi chiede lo stato di calamità: “La peggiore stagione che si ricordi, colpa della mosca e del clima”

Grido d' allarme che attraversa tutta la Sabina reatina e romana  per quella che  è già stata definita  " La peggiore stagione olearia che si ricordi a memoria". Uliveti disertati, frantoi vuoti. Anche gli oliveti collinari fino a 600 mt di altitudine, normalmente indenni, sono stati attaccati. Le colpe di tutto questo  sono da attribuire al  tempo "pazzo, ai mutamenti climatici e alla proliferazione  della Bactrocera oleae, meglio nota come  "mosca dell' olivo"

Gli strani andamenti  climatici infatti, che hanno portato  primavere e estati fresche, umide e cariche di pioggia, non hanno favorito  l' attecchimento e lo sviluppo delle olive, mentre sono le condizioni migliori per la  proliferazione della mosca olearia e altri mocroorganismi parassiti , che  hanno distrutto la produzione e alterato i parametri di qualità, rendendo nulli gli sforzi dei produttori nella cura degli ulivi dutante l' anno.

E da Rieti a Fara Sabina a Poggio Moiano si allungia sempre di più l' elenco di  amministratori, politici, presidenti di consorzio e dirigenti di associazioni di categoria, che chiedono l' intervento  di Governo e Regione in soccorso dell' economia agricola che rischia il tracollo, con una produzione olivicola particolarmente negativa con cali di produzione del meno 80% rispetto al 2013. Dopo l' ex  consigliere provinciale Angelo Lupetti, a rilanciare l' ipotesi della richiesta dello stato di calamità naturale è  il neosidaco di Poggio Moiano Sandro Grossi, che ha dichiarato:

“Siamo di fronte ad una situazione impensata fino a poche settimane fa. A primavera inoltrata sembrava si fosse davanti ad una stagione produttiva non eccellente ma nessuno poteva pensare che le famiglie del Comune che amministro fossero nella condizione di dover acquistare l’olio per far fronte alle esigenze familiari. Un evento di queste dimensioni non si verificò neppure nel 1985 quando una gelata compromise oltre il 70% degli oliveti preesistenti”.

Da qui il primo cittadino  ha formalizzato la richiesta dello stato di calamità con una nota inviata al Ministro dell' Agricoltura Maurizio Martina, ai presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, all' assessore regionale Sonia Ricci. E per conoscenza alle massime autorità  politiche reatine, il deputato PD e concittadino di Sandro Grossi, Fabio Melilli; l' assessore regionale Fabio Refrigeri, il consigliere regionale Daniele Mitolo e il prefetto Chiara Marolla. A tutti loro il primo cittadino di Poggio Moiano chiede  di attivare le procedure per il regime di aiuti  tesi ad indennizzare la produzione agricola.

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