Sagra degli Gnocchi al sugo di pecora, la specialità ciociara più gustosa

L’occasione per gustare il tradizionale piatto è il primo maggio all’omonima Sagra nel borgo medievale di Vico nel Lazio

Piatto di gnocchi con sugo di pecora

Piatto di gnocchi con sugo di pecora

Vico nel Lazio è un comune di 2.039 abitanti della provincia di Frosinone, nel Lazio. Sorge nella Media Valle Latina. La Valle Latina è un’ampia regione del Lazio centrale e sud-orientale che si estende dai Colli Albani a Cassino. Viene generalmente divisa in tre aree geografiche: l’Alta Valle Latina, ossia l’area dei Colli Albani, la Media Valle Latina, nome storico-geografico della Valle del fiume Sacco, e la Bassa Valle Latina, corrispondente alla Valle del fiume Liri.

Come arrivare a Vico nel Lazio

A pochi chilometri da Fiuggi, importante città termale e dal capoluogo di provincia, Frosinone, da cui dista circa un’ora di auto. Partendo da Roma, in un’ora e 25 minuti circa si raggiunge Vico nel Lazio, coprendo la distanza di 97 km. In auto, dalla Capitale si arriva tramite l’Autostrada A1 direzione Napoli, uscita Anagni-Fiuggi Terme, direzione Anagni, proseguire per la SS 155, svoltare leggermente a destra sulla SS 411, svoltare a sinistra sulla SP 246 seguendo le indicazioni per Vico nel Lazio

Vico nel Lazio, è un antico borgo medievale circondato da 24 torri, tutte rimaste quasi intatte. Il paese si erge su una collina a 721 metri sul livello del mare, ai piedi del monte Monna. Il simbolo che lo rappresenta meglio è il monumento più importante, cioè la cinta muraria, rimasta integra nei secoli e che ancora oggi, con le sue imponenti torri, sembra voler proteggere il borgo. Vico nel Lazio è un raro e tipico esempio di borgo medievale fortificato. 

All’interno delle mura

All’interno delle mura possiamo ammirare le chiese antiche come la Chiesa romanica di Santa Maria o la Collegiata di San Michele Arcangelo, risalente al XIII secolo e restaurata nel 1800.

Tra i monumenti civili più importanti, si distingue il palazzo del Governatore. Costruito nel XIII secolo, fu la dimora delle famiglie Colonna e Tolomei, oggi sede di un museo. Le abitazioni locali sono state edificate con la pietra.

All’esterno delle mura

All’esterno delle mura troviamo lo splendido Santuario Madonna del Campo, immerso nel verde dei Monti Ernici. L’edificio religioso eretto nel XV-XVI secolo, custodisce un prezioso affresco della Trinità.

Il santuario custodisce gelosamente una bellissima icona della Vergine Maria, che i pastori veneravano moltissimo e alla quale si rivolgevano con preghiere chiedendo grazie e la fertilità dei loro campi. L’edificio religioso si raggiunge percorrendo una strada erta e suggestiva, con vista panoramica sulle valli sottostanti.

Sagra degli Gnocchi al Sugo di Pecora

Ogni primo del mese di maggio presso il Santuario di Madonna del Campo, poco fuori il borgo, si svolge un tradizionale appuntamento atteso tutto l’anno dai vichensi e dagli amanti della buona tavola di tutto il Lazio: la “Sagra degli Gnocchi al Sugo di Pecora“. La manifestazione richiama gente dal Centro Italia, dalla Toscana, dalla Campania, dall’Abruzzo e perfino dalla Calabria.

“Cuciniamo quasi 2 quintali e mezzo di gnocchi fatti a mano, e 3 quintali di pecora alla brace o sugo“, hanno detto gli organizzatori della tradizionale Festa. La Sagra è diventata tra le più frequentate della Ciociaria. Gli gnocchi con la pecora, essendo un piatto essenzialmente “povero” è diventato una specialità ciociara. “La nostra sagra ha influenzato altri paesi o comitati ad organizzare sagre simili, tant’è vero che dalla maremma sono venuti a studiare come si cucina il sugo con la pecora”, affermano dal “Comitato Madonna del Campo”.

Programma XVIII Sagra degli Gnocchi

Ore 7 apertura Santuario; ore 11 Santa Messa; ore 12.30 il rintocco delle campane dà il la alla Sagra degli Gnocchi al sugo di pecora (o ragù di carne per chi non gradisce la pecora); pecora alla brace e al sugo; frittate con asparagi selvatici o con cipolle; fave e pecorino locale, il tutto accompagnato dagli ottimi vini locali: il rosso Cesanese e il bianco Pecorino; dolci locali.