Alla Sala Santa Cecilia di Roma si esibirà Murray Perahia

Oltre quarant’anni di eccezionale carriera solistica – iniziata dopo aver vinto il Concorso Internazionale di Leeds nel 1972 ricca di prestigiosi riconoscimenti

Atteso ritorno dopo diciassette anni di assenza (l’ultima volta è stata il 1 dicembre 2000), per la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia del pianista statunitense Murray Perahia che si esibirà in Sala Santa Cecilia lunedì 6 marzo ore 20,30.

Oltre quarant’anni di eccezionale carriera solistica – iniziata dopo aver vinto il Concorso Internazionale di Leeds nel 1972 ricca di prestigiosi riconoscimenti e apprezzamenti di pubblico e critica; una lunga collaborazione con grandi musicisti come Rudolf Serkin, Pablo Casals e Vladimir Horowitz e con l’orchestra dell’Academy of St Martins in the Fields. Un interprete con una maturità artistica che rende ogni sua esibizione indimenticabile.

Il programma del concerto ceciliano si apre con la Suite Francese n. 6 BWV 817 di J. S. Bach, autore molto amato da Perahia e fulcro delle sue riflessioni musicali negli ultimi anni e prosegue con i Quattro Improvvisi op.142 D 935 di Schubert, composti nell’ultimo anno di vita del compositore. In chiusura di programma la monumentale Sonata n. 32 op. 111 una delle più ampie e complesse delle Sonate di Beethoven, massima espressione del lungo percorso del compositore nella forma Sonata che, al termine dell’intero ciclo, non è più finalizzata all’intrattenimento ma a profonda meditazione.

Sala Santa Cecilia – lunedì 6 marzo ore 20,30, Murray Perahia pianoforte, Bach Suite Francese n. 6 BWV 817, Schubert 4 Improvvisi op.142 D 935, Beethoven Sonata n. 32 op. 111

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