Salvaguardia dell’ambiente fai da te? E’ possibile

Istruzioni per l’uso…di Remo Sabatini

In tempi nei quali la parola ambiente sembra cominciare ad avere la giusta collocazione nelle agende dei Governi internazionali, seppur con le consuete incognite temporali, leggasi interessi miliardari e consuetudini dure a morire, c’è molto che possiamo fare concretamente anche da soli per dare una mano a questo Pianeta che zoppica e annaspa da troppo tempo. Semplici, piccole regole e istruzioni che, seguite, quotidianamente, possono significare molto in termini di risparmio sull’uso delle materie prime e della limitazione dell’inquinamento.

Non è necessario dotarsi di chissà quale dispositivo tecnologico né chiedere consulenze a scienziati. La sola cosa che ci occorre è la consapevolezza di salvaguardare la nostra piccola casa, la Terra.

E allora ecco qualche semplice e all’apparenza insignificante buona consuetudine che, sarebbe bene, cominciassimo tutti a considerare un tantino di più anche all’interno delle nostre mura domestiche.

Delle nuove lampadine a risparmio energetico sappiamo già molto. Costano un po’ di più ma garantiscono lunghissima durata e, fondamentale, l’emissione di soli 0,2kg di Co2 nell’aria contro l’1,3kg delle vecchie lampade. Non siamo tra quelli che imporrebbero l’uso delle biciclette nelle grandi città che dovrebbero essere servite da mezzi di trasporto pubblici efficienti e, soprattutto, verdi ma, è bene sapere che percorrere un tragitto medio di 5Km in auto comporta l’emissione di circa 0,80kg di Co2.

Tornando alle quotidianità in casa, viene ribadito che il semplice lavarsi i denti significa molto per l’ambiente. La maggioranza di noi infatti, dicono le statistiche, usa spazzolino e dentifricio con il rubinetto aperto per tutta la durata della operazione anziché aprire il flusso solo quando serve. Tradotto in termini, anzi in litri, si scopre che si potrebbe usare solo 1 litro di preziosa acqua potabile contro i 5 al minuto che continuano a scorrere inutilmente. Stesso risultato, moltiplicato all’ennesima potenza, viene fuori dalle abitudini del bagno in vasca preferito alla doccia. Moltiplichiamo il tutto per qualche milione di persone per giorno e poi per anno? Mi dispiace, un calcolo che, chi vuole, può farsi da solo. Personalmente non sono mai stato un genio in matematica..

Luce, trasporti, igiene.. Cibo? Quando sarà dichiarata ufficialmente la guerra (già in atto da un bel pezzo) dell’acqua, certe cifre faranno rabbrividire (forse..) anche chi si lamenta della fontanella sotto casa che non scorre abbastanza d’estate e che distribuisce acqua buona h24, che finisce regolarmente in fogna. E allora almeno un piccolo dato: per produrre un solo chilogrammo di carne, dall’allevamento alla nostra tavola, sono necessari migliaia e migliaia di litri d’acqua. E non finisce qui perché poi, una volta nel piatto, scopriamo che un hamburger, cotto in padella o come preferite, è responsabile dell’emissione di quasi 2kg e mezzo di Co2. Cifre incredibili, più del doppio del giro in auto sopra citato. Per non parlare di pellami e vari..  Meglio, allora, una bella tazzina di caffè. Già, ma a che prezzo? In pochi sanno che per produrre un chilogrammo, uno, di caffè sono necessari più di 15.000 litri di acqua.

Ma insomma, potrebbe dire sbottare qualcuno, non si può fare più niente?” Non è questo, vi assicuro, l’intento di chi scrive e riporta dati pubblicati in ogni dove da una vita.

Sono solo alcune, semplici informazioni. Quasi canzonette.. Per pensare e riflettere. Per farci imparare meglio il ritornello.

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