San Basilio un mese dopo

Sono passate poche settimane dall’imponente intervento della Polizia ma nulla sembra cambiato

Via Gigliotti è, già da qualche anno, divenuta una strada di una certa importanza, almeno a giudicare dal numero di comparsate televisive che suo malgrado, si sono registrate. E’ vero, è ancora un po’ presto per apparire sulle guide turistiche della Città Eterna ma, continuando così, con la popolarità in aumento e un lavoro, quello dello spaccio di cocaina, che non conosce orari né cassa mutua, non è da escludere del tutto.

Il quartiere nel quartiere, quello delle “case occupate” che da oltre dieci anni, ha riportato San Basilio agli onori della cronaca dopo un periodo relativamente tranquillo succeduto alla “gloria” dei ’70 è oggetto anche di studi universitari e di una miriade di documentari e cortometraggi che raccontano una specie di New York all’amatriciana dei bassifondi del De Niro prima maniera. Pittoresco, a tratti grottesco e intrigante agli occhi dello spettatore dietro l’obiettivo, con la pellicola in bianco e nero che dà quel non so che, il quartiere acquista un fascino tutto particolare che non ti aspetti, degno del miglior Pasolini.

Peccato che, di tanto in tanto, quell’idillio cinematografico venga spezzato dal latrare dei cani, da un banale e soprattutto rumoroso elicottero della polizia che, oltre a svegliare comparse e attori, scombina piani e trame. Molti ragazzi e ragazze in cerca d’autore, anche e soprattutto minorenni che, bontà loro, non sono alla prima apparizione sul grande schermo, si trovano ad essere calati nello show-biz di botto e fanno quello che possono per continuare il film quando capita che registi e produzione si trovino in difficoltà per trasferimenti imprevisti e allora sfrecciano con moto e scooter a 100 all’ora per le vie del quartiere incuranti delle comparse che, in quel quartiere ci vivono e che, ormai, è l’ombra di se stesso.

Via Gigliotti, in ogni caso e ormai, non è più il centro privilegiato per le “riprese”, spesso, troupe e direttori di produzione, si avventurano fuori dal “quartiere nel quartiere” per qualche “esterna” dove non serve il “gelato” ma solo qualche cannuccia.

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