Cronaca

Sanità, le Asl regionali: “Aspettavamo nuovi finanziamenti, non è arrivato nulla”

La Sanità, in alcune Regioni italiane, rischia di rimanere senza finanziamenti entro la fine di quest’anno. In queste ore presidenti e assessorati alla Salute sono altamente preoccupati, perché nemmeno chi ottiene maggiori finanziamenti riesce a coprire le numerose spese.

Finanziamenti

Si è stimato che, alla fine di quest’ anno, ospedali e strutture sanitarie vedranno un aumento delle bollette di circa 1,7 miliardi rispetto all’anno scorso. Dopo l’inizio della pandemia di Covid, le Regioni sono state costrette a spendere più del previsto per ottenere i diversi materiali necessari. Infatti hanno dovuto spendere parte dei finanziamenti per le attrezzature, i farmaci, i tamponi e soprattutto per il personale.

In tutto il 2021 la lotta contro il coronavirus è costata circa 8,5 miliardi, la metà dei quali sono stati coperti da Roma. Il resto è stato a carico delle altre Regioni che sono arrivate con molta difficoltà alla fine del 2022. Quest’anno si stima che la cifra spesa sia aggiri intorno ai 6 miliardi di euro, circa il 50-70in più dell’anno scorso.

Tra i vari provvedimenti, il governo Draghi ha stanziato per il fondo sanitario nazionale 1,6 miliardi di euro in più. Oggi le Regioni richiedono che i restanti 4 miliardi arrivino da parte del Governo Meloni, ma è impensabile che la Sanità riceva così tanti soldi.

Le parole dell’assessore Donini

Raffaele Doniniassessore alla Salute dell’EmiliaRomagna e coordinatore dei colleghi in Conferenza delle Regioni, afferma: “Chiediamo al governo di guardare la situazione di ogni realtà locale. Bisogna affrontare le criticità in modo che nessuno vada in disavanzo e in piano di rientro perché non c’è stato il rimborso per le spese del lavoro contro il Covid o per il costo esorbitante delle spese energetiche degli ospedali. Aspettavamo che arrivasse un segnale già nel decreto Aiuti quater ma non c’è stato. Non sono arrivati soldi”.

Nonostante le numerose spese degli ultimi due anni, il nuovo governo stima che la spesa sanitaria per il prossimo anno sarà in discesa per due motivi. Il primo motivo è che le spese Covid saranno nettamente inferiori e il secondo vede l’esecutivo meno interessato a investire in questo settore. 

Alice Capriotti

Nata a Roma il 6 marzo 2000. Ha frequentato il liceo classico all’istituto Sant’Apollinare di Roma e ha continuato gli studi all’università di Roma Tre in Scienze della Comunicazione. Scrive di attualità.

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