Se ha lavorato nei campi, Teresa Bellanova può fare il ministro più degli altri

Nata a Ceglie Messapica nel 1958, la neo titolare dell’Agricoltura ha solo la licenza media ma si è fatta un mazzo così con la vanga in mano

Non ha potuto continuare gli studi perchè doveva lavorare nei campi. Per Giove! Ce ne fossero di più di ministri come questi che si sono fatte le ossa nel vero senso della parola. Niente curruculum altisonante e non serve nemmeno andarlo a verificare, come accaduto per esempio col nostro presidente del Consiglio. Nata a Ceglie Messapica nel 1958, la neo ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova ha solo la licenza media. Ha  abbandonato gli studi, infatti, per andare a lavorare nei campi.

Per questo il web l'ha derisa, facendo apprezzamenti sgradevoli sulla sua persona. E' venuto fuori il peggio dell'Italia. Come se un titolo di studio o l'aspetto fisico fosse sufficiente a giudicare un politico o una qualsiasi altra persona. Io non voglio un ministro dell'agricoltura laureata o con i tacchi a spillo, ma con i calli alle mani per aver impugnato una zappa.  

Teresa Bellanova entra giovanissima nelle organizzazioni sindacali dei braccianti e si impegna contro la piaga del caporalato. Nel 1988 diventa segretaria provinciale della Flai Cgil (Federazione Lavoratori Agroindustria) e nel 1996 segretaria provinciale della Filtea Cgil (Federazione italiana Tessile Abbigliamento Calzaturiero). Nel 2008 entra per la prima volta alla Camera dei deputati nelle file del Pd, nel 2016 diventa viceministro dello Sviluppo Economico nel governo Renzi e poi Gentiloni.

Rispetto ministro e buon lavoro da parte della nostra redazione. 

 

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