Selvaggia Lucarelli-Michela Murgia: il web si tinge di un rosa pensante

Selvaggia Lucarelli e Michela Murgia: due personaggi diversi tra loro per provenienza, percorsi e modalità ma con un punto comune

Selvaggia Lucarelli, Michela Murgia

Michela Murgia

Troppo semplice farsi conoscere online per un bel corpo o un bel viso, i due terzi della popolazione maschile insorgono perché per loro l’importante è il guardare. Ma il restante magari schifa quello che guarda quando è frutto della sapiente mano del chirurgo.

Facile anche farsi conoscere per il fidanzato ricco e famoso perché poi si scade nei classici pregiudizi dell’opinione pubblica “ma chi è”, “ma che c’avrà mai da dire”, “non è amore ma convenienza”.

Chiara Ferragni, regina degli influencer

Altra storia è quella di chi si fa conoscere online per qualcosa di concreto come Chiara Ferragni che volenti o nolenti dobbiamo ammettere ha quel quid in più che l’ha resa oggi la influencer dai guadagni da capogiro.

Sì, lodevole ed un esempio da cui imparare senza dubbio, non a caso la invitano nelle università americane per raccontare la sua esperienza di marketing. Ma si tratta pur sempre di un successo ottenuto tra persone la cui priorità è l’audience, il prodotto da comprare, il dress-code da indossare, il trucco del momento, chi fa dell’apparenza la sua priorità.

Le critiche partono infatti da chi si domanda cosa hanno da dire influencer del genere oltre quello che mostrano.

Cosa assai diversa sono tutti coloro che ottengono oneri e onori sul web per un “detto” che lascia il segno, per una frase di un certo tipo, per la sincerità di dire la propria opinione in faccia ai “potenti”, di esporsi per idee che si ritengono corrette e inattaccabili.

E’ qui che entrano in scena la Lucarelli e la Murgia.

Selvaggia Lucarelli e Michela Murgia: due personaggi senza dubbio diversi tra loro per provenienza, percorsi e anche modalità di mostrarsi al mondo.

La Lucarelli è un po’ la prezzemolina de’ noantri, la troviamo sui blog, sui social, in radio e anche in tv. Una carriera costruita nel tempo e partita dal nulla, forse neanche lei ci ha creduto mai di arrivare tanto in alto. Partita calcando le scene del teatro comico, con il suo blog e le sue stilettate si è fatta poi conoscere meglio, confermando la nostra tesi e cioè che anche “belle teste fanno bella carriera”. Ora la troviamo opinionista in tv e anche nella redazione di qualche quotidiano di spicco.

Lei che oltre a ricoprire il ruolo di intellettuale, si presenta sempre anche molto ben vestita e truccata, un buon connubio tra apparenza e sostanza insomma. Questo le va concesso.

Ma le va consigliato però di migliorare nei modi. E’ vero che come influencer può anche permettersi una risposta come “è così perché lo dico io e voi non siete nessuno” (per parafrasare in modo carino il Marchese del Grillo). Un follower in più o uno in meno poco le cambia, ma in un’ottica di coerenza e di contraddittorio, i suoi argomenti dovrebbero avere molto più potere dialettico per rispondere a tono senza falciare tout-court i dissidenti.

E poi c’è Michela Murgia, carriera analoga partita da lavori umili ma poi sempre più specializzati sul versante della scrittura. Ha all’attivo partecipazioni alla radio e una chiara presenza nella politica. Rispetto alla Lucarelli dobbiamo ammettere che pecca un po’ sul versante fashion, non possiamo ricordarla per mise e make-up di un certo livello ma chiaramente perché risponde più alla definizione della donna intellettuale e basta.

Un punto le accomuna però ed è una cosa che al giorno d’oggi è lodevole anche solo per il coraggio che dimostrano. Dire sempre quello che pensano senza preoccuparsi di cliché, regole, ordini e livelli sociali.

Se proprio dobbiamo anche citare la politica, potremmo dichiarare che entrambe appartengono al versante di sinistra certo ma pur sempre la sinistra radical-chic, una sinistra schietta e sincera, sempre in prima linea nel mettere i puntini sulle i e nel battersi per temi nel sociale.

Due personaggi quindi distinti, ognuno per la propria strada, che non hanno bisogno di liason speciali per portare avanti la diffusione del loro pensiero e che quindi, nel momento in cui le loro strade si incrociano, la cosa assume le sembianze di un fenomeno ancora più interessante.

Entrambe hanno attaccato Giorgia Meloni

Sono entrambe pronte ad attaccare la stessa persona. La povera Giorgia Meloni si è ritrovata infatti al centro di post e tweet delle due scrittrici sebbene incentrati su diversi aspetti (la Murgia è stata più specifica, la Lucarelli più generale).

Stessa cosa quando la Murgia ha avuto a che fare col buon Raffaele Morelli, che tanto buono in quell’occasione non si è mostrato. La Lucarelli, in ascolto attento, non ha poi perso tempo a far presente la sua opinione in merito, lanciandola come suo solito in modo molto diretto e poco politicamente corretto.

Una bella coppia, non c’è che dire, una coppia allineata sullo stesso pensiero e sugli stessi princìpi ma che continua a conservare l’autonomia e la libertà di due calciatori della stessa squadra ma con ruoli diversi che, collaborando, lanciano comunque la palla in rete.

Una coppia che colpisce e dà fastidio

Una coppia che però dà fastidio e si può anche comprendere il motivo. La verità fa male, la critica va male soprattutto se tocca i punti più sensibili.

Ed è questo, secondo me che, a prescindere dall’amore/odio che si possa provare per l’una o per l’altra, va concesso loro. La dote del coraggio di dire quello che pensano, anche se dà fastidio, fa clamore, scandalo o se attira le ire dei potenti. Alcune verità devono diventare oggettive e non soggettive ed è una delle conquiste a cui l’umanità deve ambire per costruire un avvenire degno dei nostri figli.

Cristina Colantuono

Psicologa psicoterapeuta, esperta in Psicologia Giuridica. Svolge attività di consulenza psicologica individuale, di coppia e familiare e di consulenza tecnica in ambito civile e penale.

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