Categorie: Cronaca

“Serena Mollicone uccisa dall’ignavia di pezzi delle istituzioni”

Rischia di restare senza un colpevole la morte della diciottenne Serena Mollicone, la studentessa di Arce scomparsa il 1° giugno 2001 e trovata senza vita due giorni dopo nel boschetto di Fonte Cupa, in località Anitrella. Il gip ha fissato l'udienza al tribunale di Cassino per il 7 gennaio 2016 ritenendo ammissibile l'opposizione, presentata dalla famiglia di Serena attraverso il legale Dario De Santis, all'istanza di archiviazione proposta dalla Procura a fine estate. Se si decidesse  per l'archiviazione, l'omicidio di Serena Mollicone rischia di diventare impunito.

Guglielmo Mollicone, padre della vittima, per evitare l’archiviazione del caso si è affidato all’ex commissario di Polizia Antonio Turri presidente dell’associazione "I cittadini contro le mafie e la corruzione". Turri è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).

Vogliamo sottoporre la cittadinanza di Arce, un paesino di poche migliaia di abitanti, al test del Dna –ha spiegato Turri-. Siamo convinti che il delitto sia maturato ad Arce, perciò questa potrebbe essere la risposta. Io e Guglielmo Mollicone sosteniamo che nei fascicoli dell’inchiesta è già scritta la verità, si tratta solo di trovare altre prove. Di certo la vicenda della morte di Serena non può cadere in prescrizione. Una critica a chi ha condotto l’indagine deve essere fatta, perché è chiaro che qualcosa non è andato per il verso giusto. Serena ha pagato il prezzo dell’inefficienza e dell’ignavia di pezzi delle istituzioni che in quel periodo stavano a guardare, di fronte alla presenza di camorristi, spacciatori e altri personaggi di questo tipo. Serena questo lo denunciava apertamente, indicando con nomi e cognomi chi spacciava. Noi riteniamo che questa sia stata la causa della sua morte. L'archiviazione di questo caso potrebbe suonare come invito ai giovani italiani all'omertà, a farsi gli affari propri".

"Il suicidio del brigadiere dei carabinieri Santino Tuzzi? Un gruppo di persone vicino alla nostra Associazione si è attivato volontariamente per cercare di dimostrare che anche lì c'è qualcosa che non quadra – ha spiegato Turri –. Vanno colpite eventuali responsabilità nel caso si trattasse di suicidio, qualora siano state commesse omissioni perchè non è stato ascoltato quello che avrebbe dovuto essere ascoltato. La deposizione del Brigadiere Tuzzi che diceva di aver visto Serena entrare in Caserma durante il suo turno di guardia, non è stata mai acquisita agli atti. Non si può far finta di nulla. C'è bisogno di riaprire quel caso e andare a fondo. Dobbiamo pretendere giustizia, non possiamo delegarla a funzionari o ad altri poteri. La petizione online va avanti, anche la stampa sta dimostrando di non volere che questa storia si chiuda con l'archiviazione".

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Gratta e vinci, quanto si mette in tasca il tabaccaio quando ne vende uno: la cifre a cui non penseresti mai

Scoperta finalmente la cifra folle che intascano davvero i tabaccai per ogni biglietto del Gratta…

59 minuti fa

Domenica 5 maggio ingresso gratuito nei Musei civici di Roma

Un'altra opportunità di visitare gratuitamente il patrimonio storico e artistico dì Roma Capitale

9 ore fa

La Lazio pareggia contro il Monza e dice addio ai sogni Champions: 2-2 il risultato finale

Una Lazio brutta pareggia 2-2 sul campo del Monza. Di Immobile, Veci o e doppietta…

11 ore fa

Rai, c’è la bellissima sorpresa per tutti gli amanti di questa fiction: si erano perse le speranze di rivederle

Torna su Rai 1 la fiction più amata di tutte. La notizia è ufficiale: si…

11 ore fa

Collepardo (Fr). Cade e si frattura la tibia, soccorso escursionista nei pressi del Monte Porca

Dopo aver raggiunto il ferito, verificate le condizioni sanitarie e stabilizzata la situazione, l'eliambulanza ha…

13 ore fa

A Roma non devi cercare la bellezza, è lei che trova te

Parliamo del più antico Ospedale d’Europa, Santo Spirito in Sassia, che dava ospitalità ai pellegrini…

13 ore fa