Serie A, Frosinone – AS Roma 0-2

I giallorossi soffrono il cuore Ciociaro, Iturbe e Falque decidono

Frosinone – As Roma 0-2: Roma con la testa al Barcellona: bastano due lampi dei “piccoletti” a regalare altri tre punti a Garcia Al Matusa di Frosinone va quest’oggi in scena una sfida inedita, mai i Ciociari avevano sfidato la Roma in una gara ufficiale.

Piccola curiosità: giallorossi si trovano, per la terza volta in tre partite, a giocare alle 18. Non era mai successo prima.

Ma il caldo settembrino si sente sicuramente di meno rispetto a due settimane fa, e le squadre dimostrano subito di stare sul pezzo a livello fisico. Frosinone molto aggressivo in avvio, con Rosi e Ciofani che spingono con buona frequenza sulle fasce pur mancando di qualità nella fase di rifinitura.

La Roma dal canto suo comincia la partita con il freno a mano tirato: fisicamente  i giallorossi stanno bene, ma c’è per forza di cosa il pensiero che va a mercoledì, quando all’Olimpico arriverà il Barcellona, e la consapevolezza che l’avversario odierno, pur sempre rispettabile, è assolutamente alla portata anche senza spingere al massimo.

Considerando anche il turn-over, con una formazione titolare che potremmo definire quantomeno “azzardata” non tanto per i nomi ma per la disposizione in campo, ecco spiegate le difficoltà dei giallorossi.

Totti dietro Dzeko non sembra funzionare bene, soprattutto quando in fascia c’è un Gervinho a intermittenza e la cerniera di centrocampo è formata da Keita- De Rossi (quasi 70 anni in due).

A centrocampo i giallorossi, anche orfani di Pjanic, perdono spesso i duelli individuali e si trovano a rincorrere gli avversari in inserimento.

Il Frosinone mette in campo prima un gran cuore e poi i modesti valori tecnici, ma riesce nella prima frazione a mettere in difficoltà Szczesny in due occasioni: meravigliosa la parata al minuto 28 su Toner.

Anche l’ex Rosi mette i brividi, con un destro che termina di poco a lato, mentre per la Roma è da segnalare solo un sinistro “masticato” da Dzeko da ottima posizione al quarto d’ora, prima del lampo del finale di tempo.

E’ Iago Falque, al primo gol in giallorosso, a deviare in rete un traversone di Digne sul quale la difesa del Frosinone si dimostra troppo morbida.

Ci si aspetterebbe il crollo del Frosinone ora, ma invece nella ripresa i padroni di casa si dimostrano ancora molto aggressivi creando qualche grattacapo alla difesa romanista.

Brivido a metà frazione, quando Digne devia di mano in area il cross di Rosi: è calcio di rigore ma l’arbitro dice di no.

Rosi ci “riprova” qualche minuto dopo, ma questa volta simula clamorosamente in area beccandosi l’ammonizione.

La Roma controlla il match, dosando le energie anche grazie ai cambi di Garcia: entrano infatti Salah e Nainggolan per Dzeko e Totti.

Ma il cambio decisivo è l’ultimo, quando entra in campo l’argentino Iturbe che, dopo l’incredibile incrocio dei pali centrato da Florenzi qualche minuto prima, realizza in contropiede il gol del raddoppio al 93’.

Partita chiusa e altri tre punti in cassaforte, i primi fuori casa.

Roma sicuramente meno brillante rispetto alla squadra che ha demolito la Juventus, ma concreta ed efficace quanto basta e soprattutto con pochissimi rischi in difesa.

Frosinone coraggioso e con un gran cuore: forse non basterà per la salvezza, ma sicuramente si potrà disputare una stagione a testa alta, altissima.

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