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Serie A, si riparte: pubblico decimato e nuove misure di sicurezza

Domani sabato 15 gennaio alle 15 riprenderà il campionato. Una giornata lunga che si concluderà lunedì con le ultime tre gare. La partita di spicco in questa giornata è quella di domenica sera in cui l’Inter, prima in classifica, farà visita all’Atalanta. Una partita con cui entrambe potrebbero lanciare un grande messaggio: la Dea per siglare il suo nome tra le pretendenti al titolo, mentre i campioni d’Italia per tentare un’ulteriore fuga.

Situazione Covid

Sembra essersi tranquillizzata la situazione legata ai vari disagi Covid con cui si è avuto a che fare nelle ultime giornate. Le Asl non sono più entrate nel merito delle gare, probabilmente anche grazie al protocollo della Lega prima e alle misure varate dal governo poi. Lo scontro Serie A-Asl aveva infatti creato non pochi malumori all’interno del settore. Le misure delle Asl erano infatti viste come delle intromissioni. Eppure la quarantena imposta a tre giocatori del Napoli già partiti per Torino non è stata rispettata. Una scelta presa a rischio e pericolo della società, anche se uno dei tre giocatori è risultato positivo il giorno dopo. Sono ancora diverse le squadre che hanno dei contagiati in rosa. Nuove positività continuano a essere ufficializzate (le ultime quelle delle due squadre granata Torino e Salernitana). Ma allo stesso tempo molti sono anche i giocatori che stanno tornando negativi.

Le misure del governo

Una situazione che si è tranquillizzata probabilmente anche grazie all’intervento del governo, che ha inserito misure sia per quanto riguarda gli stadi che per le squadre con dei contagiati. Per gli stadi si è giunti alla conclusione di giocare le prossime due giornate di campionato con massimo 5.000 tifosi. Una misura che ha ricevuto una buona dose di critiche basate soprattutto sul fatto che gli stadi non hanno tutti la stessa capienza e che in questo modo non si vanno a fare dei discorsi inerenti ad una percentuale precisa e quindi a “due pesi e due misure”. In Serie B la situazione ha inoltre suscitato scalpore in quanto la misura di 5.000 spettatori massimo ha, in alcune occasioni, anche alzato la percentuale di gente che può assistere. Un protocollo è stato inoltre fatto per tutti gli sport di squadra con dei contagiati all’interno. E’ infatti prevista la sospensione delle gare pe le squadre che hanno più del 30% dei positivi al Covid. Questa misura di fatto annulla il protocollo, alquanto confuso e non adatto a un campionato regolare, che prevedeva la disputa delle gare se le squadre avevano almeno 13 giocatori primavera compresi e almeno un portiere.

Redazione

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