Sgarbi: quando la cultura si misura con le briciole, anzi con le Mollicone

Il critico d’arte concorda nel prestare alla Francia l’uomo vitruviano di Leonardo, ma Fratelli d’Italia è contraria e scoppia la lite con la “capra” di turno

"Sei incompetente, taci, non capisci un c...”. Vittorio Sgarbi è un fiume in piena, di insulti, nei confronti del collega di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone (Mollica per gli amici). A far scoppiare il caso è stata la concessione in prestito al Louvre dell'Uomo vitruviano di Leonardo. Il capogruppo Fdi aveva espresso la sua contrarietà, ma il critico d'arte invece ha sottolineato l'opportunità dell'iniziativa che permette all'Italia – secondo Sgarbi – “di prestare al museo parigino il disegno del genio toscano, avendo in cambio un doppio ritratto di Raffaello”. 

Eppure Mollica ha un curriculm di tutto rispetto e può dire la sua anche su temi di un certo spessore. Pur non essendo laureato si è distinto in importanti iniziative culturali, valorizzando l’arte equestre, la tradizione militare e facendo rinascere – in soli 5 anni – il Carnevale romano, Mica cavoli. Dal canto suo Sgarbi, ha una banalissima laurea in filosofia,  avendo conseguito poi il perfezionamento in storia dell'arte. È successivamente diventato ispettore della Soprintendenza ai beni storici e artistici in Veneto e ha insegnato per tre anni come professore a contratto all'università di Udine. 

Mollicone, comunque, ha sottolineato che lui e Sgarbi si sono già chiariti. "Con Vittorio Sgarbi nessuna lite. Il deputato Sgarbi pensava che fossi contrario a Raffaello, semplicemente un malinteso… Ci siamo chiariti. A Sgarbi confermiamo stima e amicizia, e riconosciamo l'indiscussa preparazione sull'arte della nostra Nazione e come divulgatore della bellezza italiana". 

Anche Sgarbi getta acqua sul fuoco: "oggi alla Camera ho avuto un pacato scambio di opinioni con il collega Federico Mollicone. Comunque, ci siamo già riconciliati".

 

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