Si suicida autista della Roma Tpl. Ma era una bufala

L’USB si scusa per la diffusione del suicidio di un 66enne ad Anagni, dovuto a presunte difficoltà economiche

Una notizia falsa, diffusa a causa di un "grave errore". Nonostante risulti paradossale il fatto che non si verifichi con accuratezza il suicidio di una persona si tira un sospiro di sollievo in merito alle voci circolate ieri sera sul – a questo punto fantomatico – suicidio di un autista del Consorzio Roma Tpl, il 66enne Claudio Del Monte. Era stata l'Unione Sindacale di Base a riferire della tragedia, che pareva fosse stata causata "dalle difficoltà finanziarie" dell'uomo legate "anche a ritardi nel pagamento degli stipendi".

Secondo la versione circolata ieri, Del Monte, prossimo alla pensione, si sarebbe "ucciso sparandosi in bocca con una pistola nei pressi della sua casa vicino ad Anagni". Il gesto sarebbe la risultante dello stato di depressione legato agli elementi citati in precedenza, che peraltro avrebbero costretto il 66enne al ricovero per malnutrizione nello scorso mese di aprile.

Ma a stretto giro l'USB lavoro privato di Roma ha diffuso una rettifica, nella quale si porgono le scuse per aver diffuso una notizia priva di fondamento. "L'abbiamo raccolta a caldo – si legge nella nota – mentre eravamo impegnati in un volantinaggio. Abbiamo commesso l'errore grave di non cercare l'immediata conferma della stessa, diffondendo una lettera che si è pertanto rivelata destituita di fondamento".

"Ce ne scusiamo – prosegue il comunicato – con tutti quelli che si sono sentiti coinvolti dalle nostre accuse, ma in particolare con i lavoratori della Roma Tpl che, a causa di questa falsa notizia che abbiamo diffuso, possono sentire compromessa la giusta lotta che portiamo avanti per il rispetto dei diritti , e in particolare contro il ritardo nel pagamento degli stipendi".

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