Simona Ventura a processo per dichiarazione infedele dei redditi

Secondo le indagini, tra il 2012 e il 2015, la conduttrice avrebbe addebitato parte dei suoi ricavi e dei suoi costi a una società

Simona Ventura è imputata a Milano per dichiarazione infedele dei redditi, tra il 2012 e il 2015, per alcune centinaia di migliaia di euro in relazione a contratti sullo sfruttamento dei diritti di immagine. Dell'inchiesta del pm Silvia Bonardi si è saputo solo con la prima udienza del processo. "Non si tratta in alcun modo di evasione – hanno spiegato i legali Jacopo Pensa e Federico Papa – ma di una scelta fiscale operata dai professionisti che l'Agenzia delle Entrate non ha ritenuto efficace". 

In sostanza, secondo le indagini della guardia di finanza e della procura milanese, tra il 2012 e il 2015, la conduttrice avrebbe addebitato parte dei suoi ricavi e dei suoi costi a una società, la Ventidue srl, mentre avrebbe dovuto addebitarli a sé come persona fisica, facendoli rientrare nella sua dichiarazione dei redditi e non in quella della società.

 

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