Sinistra italiana: alle amministrative nessuna alleanza con Renzi

Stefano fassina: “No ad alleanze con un Pd allineato a Renzi. Noi siamo alternativi. Lo siamo a Roma, a Bologna e a Napoli”

La Sinistra trova l'unità e manda un messaggio al Nazareno: per le amministrative, nessuna alleanza col Pd ''renziano''. Bologna, Napoli, Roma, Torino. E poi Milano e Cagliari: all'assemblea di Sinistra italiana, tra gli oltre mille e passa presenti, mancavano proprio i sindaci di area. Giuliano Pisapia e Massimo Zedda non hanno inviato neppure un messaggio, come invece hanno fatto altre personalità, a cominciare da Cofferati e Vendola. Un segnale di distanza da parte degli ''amministratori rossi''? Impegni ''improrogabili'' a parte, in molti hanno fatto caso alle due sedie vuote. E passi per Pisapia, che si è ufficialmente fatto da parte per il ''bis''. Ma come spiegare l'assenza silente di Zedda? Al Quirino tra le prime file, quelle dove sedevano i ''big'' della nuova formazione, circolava una spiegazione convincente: "Zedda governa col Pd. Se vuole confermare l'alleanza è normale che mantenga un profilo basso". In altri termini: Zedda è al momento l'unico candidato nel centrosinistra, e lunedì la sua possibile investitura passa alla forche caudine della direzione dem di Cagliari.

Cautela, dunque. Tanto più se si considera che la ''linea'' di Sinistra Italiana in vista delle elezioni di primavera rischia di essere davvero indigesta per i Democratici. Al Quirino la tentazione diffusa è di rompere i ponti con l'Happy days renziana anche all'ombra dei campanili. Stefano Fassina, interpellato dall'agenzia Dire, spiega che ci sono condizioni precise per le alleanze alle amministrative. "No ad alleanze con un Pd allineato a Renzi. Noi siamo alternativi. Lo siamo a Roma, a Bologna e a Napoli", aggiunge Stefano Fassina. E a Milano? "Io non sono d'accordo a partecipare a primarie che prevedano anche la partecipazione di Sala", spiega alla Dire. Il modello, insomma, è quello della Mole, dove Giorgio Airaudo si prepara a portare la sfida nel cuore della premiata ditta renziana Fassino-Chiamparino. "Noi siamo alternativi a Ncd. L'aveva detto anche Renzi ma poi ci governa insieme… Ecco io non mi alleo con Fassino, perché io voglio fare il sindaco. Non il vicesindaco", spiega Airaudo all'agenzia Dire. Il problema, a Torino come a Roma, non è di nomi. "Sono le scelte che contano. Il governo Renzi, i suoi annunci, ciò che Renzi fa fare ai suoi sindaci, tutto questo non sta insieme col governo del Paese. In Italia oggi i più deboli vengono lasciati fuori e noi non ci confondiamo con i responsabili". Ma allora perché a Cagliari il Pd dovrebbe sostenere Zedda? "Perché è loro convenienza farlo. E' la realtà che porta a costruire l'alternativa. E a Cagliari Zedda ha governato bene. Se il Pd non lo sostiene, perde".

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