Nel prossimo futuro si avrà una crescita esponenziale dello smart working, da cui non si potrà più tornare indietro. Lo Stato deve portare la banda larga su tutto il territorio inclusi medi, piccoli e piccolissimi comuni. E deve agevolare e procedere a realizzare questo progetto in tempi rapidissimi. Lavorando da remoto molti europei e non, decideranno più agevolmente da dove lavorare e di conseguenza dove vivere.
Quanti piccoli comuni si sono svuotati, principalmente nei centri storici abbandonati per andare a vivere in città limitrofe che offrono più servizi. Oppure si sono spostati in zone di recente urbanizzazione con abitazioni più confortevoli. Occasione storica da non perdere, ma serve un governo che abbia capacità e idee innovative per pensare al futuro dell’Italia. Il dibattito politico di questi giorni è veramente desolante, si pensa alle poltrone da occupare o a chi dovrà gestire il flusso enorme di denaro che arriverà dall’Europa. Un Governo privo di idee e di progetti che favoriscano la crescita economica e rilancino la produttività, essenziale a garantire occupazione e stato sociale. Un Governo capace solo a distribuire incentivi a pioggia per televisori, mobili, sostituire rubinetti e vasi sanitari, contributi per le lenti a contatto.
Governo miope, come può pensare di promuovere la crescita con provvedimenti del genere? L’economia, letta nella sua più totale semplicità, si fonda principalmente sulla ricchezza delle famiglie che aumentano i consumi. In questo modo aumentano la produzione e i posti di lavoro e lo Stato incassa dalle tasse. E’ il meccanismo naturale che crea le basi di una crescita continua. Con gli incentivi a pioggia come possono pensare ed illudersi di aumentare il PIL? Per questo il Governo deve immediatamente ridurre le tasse al ceto medio e medio alto. Da troppo tempo offesi ed umiliati ed unici a pagare le tasse e che invece potrebbero garantire una ripresa consistente dei consumi.
Oggi servirebbe una classe politica e di veri statisti: Moro, Fanfani, De Mita, Craxi e tanti altri che fecero dell’Italia la quarta potenza al mondo. Oggi siamo derisi da tutti e servi della Germania, della Francia e della Cina.
Cesare Giubilei
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