Sora è una delle cittadine più belle del sud del Lazio

Il suo panorama è caratterizzato dall’imponenza delle montagne abruzzesi e dalla dolcezza del fiume Liri che la attraversa

Sora è una delle cittadine più belle del sud del Lazio riconoscibile per la sua posizione di cerniera fra la Valle del Liri e la Valle di Comino. Il suo panorama è caratterizzato dall’imponenza delle montagne abruzzesi e dalla dolcezza del fiume Liri che la attraversa. Il fiume ha segnato la sua storia e per questo è raccontato nel Museo a lui dedicato. E’ stata fondata sulle sue rive dai Volsci (di cui si vedono tracce nelle mura megalitiche) e conquistata da Roma nel 345 AC che che la fecero municipio romano. Qui è nato Marco Attilio Regolo, famoso per le sue guerre contro i cartaginesi: vinse la guerra punica, 264-241 AC, e riuscì di nuovo a vincere in Africa. I cartaginesi lo fecero prigioniero e lo inviarono a Roma nel 250 AC per trattare la pace a cui non si arrivò mai. Alla caduta dell’impero Sora subì saccheggi e devastazioni dai barbari ma si riprese diventando sede vescovile e capo del Gastaldato longobardo della valle del Liri, passando ai principi di Salerno nell’847 e a Guido da Spoleto nell’858. La presenza Longobarda le ha assegnato per sempre un ruolo di centro culturale e politico che manterrà praticamente fino al dopoguerra.

Nel XII secolo fu teatro della guerra tra i Normanni e il Papa e con la vittoria dei Normanni entrò a far parte del Regno di Sicilia, che poi passò alla dinastia Sveva e successivamente agli Angioini che spostarono la capitale del regno a Napoli. Sora divenne sede di una contea, la Contea di Sora, che nel 1443 divenne Ducato, sorta di stato cuscinetto tra lo Stato Pontificio e il regno di Napoli. In questo periodo è stata guidata da diverse famiglie e la più importante è quella dei Boncompagni. Infatti papa comprò questo regno per suo figlio che era il capo delle guardie vaticane. Nel 1796, Re Ferdinando IV di Napoli soppresse il Ducato di Sora e acquistò il ducato da Antonio Boncompagni.

A Sora è nato il famoso attore e regista Vittorio De Sica il 7 luglio 1901, vincitore del premio Oscar. Tra i suoi film citiamo “La Ciociara” ambientato proprio in queste terre. Sora è stata in parte distrutta dal terribile terremoto di Avezzano del 1915 e dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale per la sua vicinanza con la linea Gustav. Da non perdere il famoso Castello di San Casto ricostruito nel 1520: una roccaforte a pianta rettangolare costituita da sei torrioni con muri. L’Abbazia e il convento di San Domenico, costruiti sopra una villa romana del padre di Cicerone, la Cattedrale di Santa Maria, costruita sulle rovine di un tempio pagano del dio “Sole-Sorano”, con l’annesso Palazzo Vescovile del XVI secolo e uno dei più antichi Seminari d’Italia. Alla patrona è dedicata la bella chiesa di Santa Restituta distrutta dal terremoto e ricostruita su un palazzetto del trecento e con splendide porte in bronzo di Tommaso Gismondi.

Da non perdere la processione dell’Assunta del 14 agosto quando circa 60 facchini portano in processione “la macchina dell’Assunta” che ha un’altezza di 16 metri. A breve ci saranno le celebrazioni della Passione di Cristo che iniziano il giovedì santo con “il tamburo” e il venerdì santo con la processione della Madonna Addolorata e del Cristo morto. Fra i piatti principali “Sagne e Faciure” (pasta e fagioli) e una grande varietà di dolci come i ‘Cecamarine’ e la “Cecerchiata” che sono dolci di carnevale, le “Susamieglie” la Ciambella sorana e i Mostaccioli a Natale.

Il Paese della settimana è a cura di Discover Places

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