Spaccio droga a Roma, San Basilio come Scampia

Gli abitanti di San Basilio, il quartiere romano noto alle cronache per lo spaccio di cocaina scrivono al sindaco Marino

Gentile Sindaco di Roma, i cittadini onesti (ce ne sono, sa?) di San Basilio le scrivono perché sono stufi di vivere in un quartiere dimenticato dalle istituzioni. La situazione del quartiere sta diventando insostenibile. Nemmeno negli anni settanta si viveva questo degrado! Un quartiere completamente abbandonato a se stesso nonostante tutti (istituzioni locali e nazionali comprese) sappiano esattamente cosa accade in questo sciagurato quartiere di notte e di giorno.

Spaccio a cielo aperto! Con tutto quello che ne consegue. Ormai il mercato della cocaina non conosce soste nonostante qualche operazione di polizia sporadica che serve a poco, purtroppo. Minorenni poco più che bambini che sono assoldati dai SOLITI NOTI  che vedono e conoscono tutti, per controllare le strade del quartiere e segnalare facce e auto nuove ai capi dello spaccio. Ragazzine che si prostituiscono per qualche euro o qualche dose di droga. Gente di mezza età che, in auto o in scooter dalla mattina alla sera si parcheggia anche nelle vie centrali e controlla le strade e i locali di scommesse e di video poker che nascono come funghi nonostante bombe e attentati vari che profumano di camorra e ‘ndrangheta. Non si fanno scrupoli di commerciare la polvere bianca nemmeno di fronte alla parrocchia del quartiere e nei locali commerciali “amici”, complici o soci dei malavitosi.

Tutti vedono tutto, tranne quelli, evidentemente, che  dovrebbero vedere.

Auto che, dopo aver fatto “la spesa” nella zona delle famose “case occupate” (San Basilio SPA è ancora sulla pagina della questura di Roma con le foto e gli incarichi dei protagonisti, insegna) sfrecciano per le vie del quartiere a 120 all’ora nell’indifferenza più o meno generale. Collusi e corrotti che hanno parenti anche nel corpo della Polizia di Roma Capitale o che lavorano come operai nel Comune di Roma o peggio che intrallazzano con L’Ater.

Perché, signor sindaco, non chiede lumi in merito all’ex comandante dei carabinieri di San Basilio?

Perché, signor sindaco, non accade nulla? Perchè i suoi vigili, la sua Polizia di Roma Capitale non si vede mai e, quando si vede, non vede nulla? Non esistono strisce pedonali né marciapiedi, né fermate dell’autobus, si parcheggia ovunque e dovunque. Il mercato della droga e della malavita che ne consegue, a San Basilio, è più che fiorente. Centinaia di migliaia di euro al mese, queste le cifre, le conoscerà, immaginiamo. Si conoscono e si vedono tutti i giorni i personaggi che governano il tutto. Se il signor sindaco o le istituzioni volessero, basterebbero 5 minuti per bloccare tutto e trasformare il quartiere in un posto quasi decente. Nulla accade. Perché? Fa comodo a qualcuno? Ci guadagna qualcuno? Perché non succede niente??

Un piccolo esempio: sono mesi che un’auto di grossa cilindrata, modificata, sfreccia per le strade tutti i santi giorni. Possibile che nessuno la veda, carabinieri e polizia compresi? Si aspetta il morto? La strage? Venga, signor sindaco, a fare un giro nel quartiere ma, cortesemente, senza farsi riconoscere e senza scorta perché così non vale. Faccia finta di essere un cittadino qualunque e vedrà che tutto quello che abbiamo scritto è vero, anzi, le abbiamo detto poco. San Basilio è Roma o cosa?

Non vogliamo più vivere in una specie di succursale di Rebibbia. I delinquenti non possono più stare in strada a rovinare e uccidere gli altri, a spacciare davanti a bambini, sotto le abitazioni, nei locali di scommesse. La droga, cocaina compresa, uccide in mille modi. Dovrebbe saperlo molto bene, visto il mestiere che esercita.

Non ce la facciamo più. Non siamo più disposti ad essere ancora la discarica di Roma.

Veda lei. Vedete voi.

Non ci fermeremo. Continueremo a lottare. Scampia? Non è lontana. E’ a due passi dal Campidoglio!

IL NUOVO COMITATO PER SAN BASILIO LIBERO DALLA DROGA 

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